Chiedo cortesemente a Diego della Valle di spiegarsi meglio: il discorso della violenza nel calcio era riferito ai tifosi viola oppure no?
Chi scrive si è beccato cori offensivi, molto offensivi, da parte di cento/duecento individui a cui non stavano bene le mie critiche sui vergognosi cori sull’Hysel.
Lo ribadisco: quei cori non sono degni di un essere pensante, lo pensano tutte le persone dotate di buon senso, solo che in tanti (diciamo pure quasi tutti) hanno paura a scriverlo o a dirlo.
Un giorno mi sono trovato a parlarne faccia a faccia con un leader del tifo, uno di quelli che probabilmente quei cori li ha pure lanciati: gli ho detto come la pensavo, lui mi ha risposto e poi non è successo assolutamente niente.
Racconto questo piccolo fatto personale per spiegare che per trovare a Firenze qualcosa che assomigli ad un episodio violento bisogna risalire agli sputi post-Lecce (mi pare), vicenda spregevole sotto ogni punto di vista, ma che mi sembrava archiviata da tempo.
Non ci sono state le devastazioni post scudetto di Torino, le puncicate di Roma, gli scontri della finale di Coppa Italia, i vergognosi fischi all’inno nazionale, gli episodi squallidi delle maglie di Genova.
Se poi si parla di violenza verbale, è un altro discorso: al termine di una stagione penosa (la seconda consecutiva) i cento/duecento duri e puri che credono di essere al di sopra di tutto e tutti (noi siamo la Fiorentina…) hanno dato di pezzo di m…. a mezzo mondo, Andrea Della Valle compreso.
E’ stato un grave errore, l’ho scritto e detto, ma anche in questo caso mi sembrava che le dichiarazioni post Cagliari del proprietario viola fossero state piuttosto distensive.
Quello che mi preoccupa in curva è semmai quello che mi raccontano a proposito di certe contaminazioni politiche, un veleno da sempre estraneo alla Fiesole e che invece ora sembra trovare terreno fertile per via della grande confusione sotto il cielo viola, ma non è certo a questo che pensava Diego Della Valle quando ha parlato dal Giappone.
Ribadisco il concetto iniziale: chi è violento?
Non il tifoso della Fiorentina, stia tranquillo Diego Della Valle, che ha poi tutto il diritto di chiedersi se sia giusto tirare fuori ancora dei soldi (e ne hanno speso tantissimi, ultimamente molto male) oppure lasciare perdere.
Solo che a Firenze non si può mettere in relazione il concetto di violenza con quello di investimento.