Partiamo da un presupposto oggettivo: se davvero prendiamo Aquilani, bisogna applaudire a scena aperta Corvino.
E lo dice uno che non ha mai fatto sconti al ds, criticandolo quando mi sembrava il caso (spesso negli ultimi due anni) e dandogli i meriti che gli spettavano per i successi viola.
Qui si sta parlando di un top-player, come dicono quelli che parlano bene, almeno per una squadra che punti all’Europa League.
I dubbi su Aquilani non esistono sul piano tecnico, semmai su quello fisico, ma ha giocato con continuità nell’ultimo campionato a Torino e per puntare a qualcosa di più in alto bisognerebbe andare su Fabregas e De Rossi che non sono proprio sicuro vogliano venire a Firenze.
Resta ancora in sospeso la conclusione dell’affare ed è per questo che la fibrillazione cresce ogni giorno di più, che poi sarebbe ogni giorno in meno di preparazione con i nuovi compagni.
Ma non è un’operazione semplice, anzi direi che è la più complicata dai tempi di Toni ad oggi.