Sono i piccoli grandi piaceri di questo lavoro.
Immerso e sommerso dai casini, impegnato come sempre al massimo per far funzionare tutto, ho deciso lunedì scorso che mi sarei preso un’ora d’aria e così mi sono auto-inviato alla festa per i 70 anni di De Sisti.
D’altra parte ognuno si diverte come vuole: conosco diversi coetanei folgorati sulla strada della gnocca, che riscoprono i piaceri della carne e che hanno perso letteralmente il capo con conseguenze e disastri facilmente immaginabili.
A me (per ora, perché nella vita non si sa mai) a volte piace da matti tornare ragazzino e rivivere per esempio le emozioni e i palpiti di quando sfogliavo l’album delle figurine.
Come facevo a mancare nell’occasione in cui tante figurine di un tempo ce le avevo davanti in carne e ossa?
Picchio, Esposito, Merlo, Chiarugi, Sarti, per tacere di quelli un po’ più cino a me come Antognoni, Roggi, Tendi e chissà quanti me ne sono dimenticati.
Un luna park fantastico, un’emozione che solo Firenze riesce a regalare.