Difficile vedere una discesa ripida come quella di Sousa nei consensi viola.
In un anno solare siamo passati davvero dalle stelle alle stalle: molta è colpa sua, ma visto l’accanimento di buona parte della tifoseria qualche dubbio su questa veemenza verbale e da tastiera mi viene.
Perché Sousa non era certo un fenomeno prima, al di là delle sue roboanti dichiarazioni, non troppo distanti dal buon vecchio Cavasin, che a un mese dall’esonero in B disse che avrebbe guidato la Fiorentina in Champions.
Il portoghese invece la Champions se la vorrebbe giocare in finale da tecnico, dopo averne vinte due da giocatore, e a questo punto, secondo i suoi calcoli, mancherebbero appena quattro stagioni, compresa l’attuale.
Un po’ difficile, mi pare.
Sousa però non è nemmeno così scarso come ormai buona parte del tifo viola sta cominciando a pensare, il problema è che in un momento di difficoltà cerca il difficile quando invece bisognerebbe stare sul semplice, per esempio mettere dentro le due punte e organizzare una manovra che porti alla rapida creazione di azioni da gol.
E’ un delitto giocare con il 4-4-2?