Tenetevelo voi il gemellaggio con gli imbecilli di Verona che fanno i buu a Papa Waigo e a Diakate, io ne ho abbastanza.
E per piacere non cominciate a tirare fuori la storia dei livornesi, peraltro censurabili con i loro vessilli a Fidel Castro e all’Unione Sovietica, perché all’Ardenza io i cori contro i giocatori di colore non li ho mai sentiti.
Ha fatto benissimo Ernesto Poesio ad arrabbiarsi in radiocronaca, forse avrei perfino detto di peggio perché non è possibile far finta di niente.
Questi sono gli stessi che esposero un pupazzo di colore impiccato per impedire appunto l’arrivo di un “non ariano” e che misero il vessillo di “Ordine nuovo” sopra uno striscione di un viola club, tra l’altro tra i più gloriosi.
Basta con queste storie, se stiamo zitti facciamo il loro gioco.
Per loro, ripeto, solo un’etichetta: imbecilli.