I social sono come l’acqua: vanno saputi utilizzare.

L’acqua, oltre ad essere essenziale per la nostra vita, può essere fonte di energia, ma anche creare danni immani e così accade per le piattaforme digitali.

Per una forma di pigrizia mentale o forse perché sono nato nel 1960 mi sono sempre tenuto alla larga da tutto, pur capendo che magari mi avrebbero aiutato in quella che in un eccesso di egocentrismo potrei definire popolarità.

Quindi niente facebook (il profilo che appare non è mio), niente twitter, niente istagram, niente di niente. Solo il “nostro” blog.

In compenso sui social ogni tanto si parla di me, a volte a sproposito, come quando mi si attribuisce un ruolo di censore che è quanto di più lontano ci possa essere dal mio modo di vivere e pensare.

E’ accaduto molte volte in passato, l’ultima con la sospensione per motivi indipendenti dalla mia volontà della partecipazione di Marzio e Pietro a Viola nel Cuore.

Il ritorno della voce di Pietro in trasmissione credo che sia la migliore risposta a chi mette lo sterco nel ventilatore e poi pigia il tasto on.