Avviso ai naviganti: leggete bene quello che scrivo e non cercate di interpretare a modo vostro le mie parole.
Io non ho mai detto che non voglio più lottare, anzi sono arrabbiato come e più di voi per quella che è una situazione paradossale.
Perché lo scorso anno ci hanno taglieggiato per mesi e se penso alle angosce vissute nella paura di andare in B per colpa della Cupola mi incazzo (scusate il francesismo…) ancora di più.
Forse se non avessimo cercato l’appoggio di Mazzini ci avrebbero spedito di sotto solo per farla pagare a Della Valle e questo è pazzesco.
Perciò io PRETENDO che la Fiorentina sia giudicata equamente, sulla base dell’estorsione subita per mesi e non accetto l’attuale giurisprudenza della giustizia sportiva, che non contempla le fortissime attenuanti per ciò che i dirigenti viola hanno fatto dal 21 aprile in poi.
Già, ma che hanno fatto?
E anche qui dobbiamo capire quanto i Della Valle e Mencucci si siano affidati a quel galantuomo di Mazzini solo perché “ci proteggesse” o quanto invece sapessero del marcio che stava uccidendo il calcio.
Molto della partita si gioca qui.
Il mio pessimismo di stamani è dettato da piccoli segnali e da un’autentica strizza che mi dovete concedere, perché qui con voi io dialogo senza barriere, senza avere un microfono, sullo stesso piano.
Quindi, da domani, torno metaforicamente in trincea con Prizio e Pestuggia a vedere cosa sia possibile fare a livello mediatico, cercando di continuare ad offrire il meglio possibile nel Pentasport e tentando (temo senza troppi risultati) di aprire una breccia a livello nazionale per vedere se qualcuno di noi fiorentini va in onda in tutta Italia.
Però non chiedetemi di fingere, di pensare che tutto finirà con la viola in Champions perchè io ho paura che non accadrà.
Ci spero moltissimo, sarei disposto a pagare di tasca mia, ma questo è un altro discorso che non incide sulla realtà della situazione.