Ho avuto la fortuna di presentare tanti momenti viola negli ultimi venticinque anni, in alcuni casi avevo una strizza tremenda perchè non è affatto facile stare con un microfono in mano e parlare ad uno stadio pieno prima o dopo una partita importante: trentamila persone che ti ascoltano e se dici una bischerata o hai un’amnesia o un mancamento, sai che figura.
Ieri è stato uno dei pomeriggi più belli tra tutti quelli, e sono tanti, che la Fiorentina mi ha permesso di vivere da quando ho iniziato a cercare di fare il giornalista.
Il posto: Palazzo Vecchio.
Il libro di Chantal Borgonovo e Mapi Denna: bellissimo e appassionante.
La Fiorentina: Antognoni, Pin, Di Chiara, Pioli, Carobbi, Malusci, Roggi, mi sembrava di giocare anch’io in quella squadra.
Il pubblico: numeroso e partecipativo, con tantissime donne, a conferma che questo è un libro che parla soprattutto d’amore, oltre che di calcio e di dolore.
Il calore delle persone che ho nel cuore: Cristina e i miei figli, seduti in platea insieme agli amici più cari.
Un’ora davvero indimenticabile: grazie Stefano, per me è come se avessi segnato ancora il gol alla Juve al 90°, il sogno di tutti i fiorentini….