Come al solito non mi ero preparato niente per la radiocronaca e come al solito due ore prima della partita ero entrato nella mia consueta fase ascendente mentale: concentrazione che sale fino a farmi diventare quasi autistico nei confronti del resto del mondo, quando le squadre entrano in campo.
E così, quando ho risentito il mio finale di Torino ho pensato che questo alla fine era il miglior modo di approcciarsi all’evento, con spontaneità.
Perché quello che ho detto è proprio vero: ce la meritiamo tutta questa Champions!
E se la meritano loro: Prandelli, Corvino, i giocatori, i Della Valle, i dirigenti, gli impiegati della Fiorentina, tutti uomini e donne che mai si sono disuniti nei momenti difficili, che pure non sono mancati.
Noi ce la siamo meritata, cioè voi tifosi (ma forse un pochino anche noi, che la seguiamosempre con passione) e gli altri ce lo devono riconoscere e mi pare lo stiano facendo.
Stavolta non voglio parlare di singoli, anche se la partita di Frey è stata la migliore risposta a tanti discorsi assurdi, ma è meglio ricordare la compattezza del gruppo.
Esattamente quello che c’è stato nelle quasi quindici ore di diretta a Radio Blu.
Quando Tommaso Loreto ha raccontato splendidamente l’arrivo della squadra al Franchi, io mi sentivo come ai saggi di danza di Valentina: emozionato ed orgoglioso.
Si sono buttati tutti nella mischia con professionalità, fregandosene nell’orologio e hanno dato quello che avevano dentro: grazie a Tommaso, Fabio, Gabriele, Andrea, Roberto, Saverio, Giovanni, Ernesto, Giulia, Roberto, Matteo, Carlo, anche per loro quella di ieri rimarrà una giornata indimenticabile.