Dopo una ventina di minuti un po’ così ci siamo divertiti tutti, i giocatori per primi e gli attaccanti in particolare.
Mi pare un po’ presto, vista la consistenza degli avversari, per affermare con certezza che le due punte ci debbano sempre essere, però è vero che Kalinic con Babacar è sembrato un altro giocatore.
Bellissimi i quattordici minuti di Zarate, specialmente con la commozione dell’argentino condivisa da tutto lo stadio, perché Firenze sa quando è il momento di graffiare e anche quello di raccogliersi intorno a chi sta soffrendo.
E poi, alla fine, è stato molto divertente sentire il risultato delle altre squadre, soprattutto quello dell’Inter…