E’ inutile, con ADV la pallina o cambia il giro o corre più veloce.
Un ritiro per adesso non trascendentale, questa è almeno l’idea che mi sono fatto io da lontano, viene elettrizzato dal suo arrivo e la giornata di domani non sarà certamente banale.
Secondo me queste sue incursioni sono troppo rare e capisco benissimo gli impegni del Gruppo e anche il rischio, peraltro molto relativo, di sovraesposizione, ma io lo scrivevo già nei due anni in cui la Fiorentina pareva dissolversi con le gestione one-man-show di Corvino (colpevolmente lasciato libero di muoversi come meglio gli pareva): rimaniamo aggrappati ad Andrea Della Valle, è l’unica possibilità di salvezza.
Ora quei tempi plumbei sono per fortuna finiti, la società si è molto più strutturata, però il calcio non è una normale azienda, anche se fattura milioni di euro.
Un errore arbitrale o un palo fa volare via milioni di euro, e su quello puoi fare poco, ma c’è soprattutto la componente emotiva e lì sì che puoi agire.
ADV potrà anche dire domani che Cuadrado non ce la facciamo a tenerlo (speriamo ovviamente di no) e la gente un po’ a fatica butterebbe giù, soprattutto se vedrà quella voglia di lottare degli ultimi 28 mesi.
ADV tornò veramente in campo nei tristi giorni dell’agonia di suo padre, era la primavera del 2012, perché si era finalmente reso conto che non aveva senso lasciare ancora la Fiorentina in quelle mani, da quei giorni non ha più staccato e i risultati si sono visti.