Mi credete se vi dico che lo volevo scrivere.
Volevo dirmi contrario alla cessione di Mario Suarez, che non avrei capito e non capisco in alcun modo.
Poi il mio amico bacillo mi ha steso e ho lasciato perdere, ma la partita di oggi, per quanto molto semplice, mi ha confermato che era l’idea giusta.
Perché una rosa importante è composta da molti quasi titolari, perché quel signore mi pare abbia giocato una finale di Champions, perché Passarella, Platini eccetera, eccetera, eccetera.
E’ stato un bellissimo brunch viola, senza scossoni e con alcune perle che rimarranno impresse a lungo, come il gol di tacco di Gonzalo Rodríguez, ma anche il cucchiaio di Babacar non è stato affatto male.
Qualcuno oggi mi diceva: “certo l’Inter…” e allora ho capito che come sempre nella vita ci si abitua molto presto a stare bene, poi è molto difficile scendere.
Voglio dire che siamo un po’ contrariati dall’essere in testa, ma a pari punti con un’altra squadra, come se fosse una consuetudine stare da quelle parti, ma va bene così: i piccoli uomini fanno sogni piccoli, mentre invece la Fiorentina è qualcosa di grande.