A calcio puoi imparare, o tentare di imparare, molte cose, ma una non te la insegna proprio nessuno: a segnare, ad essere lì al momento giusto nel posto giusto.
Noi abbiamo due giocatori che sono stati baciati da questa qualità: Mutu e Gilardino.
Gli altri, senza offesa, sono un’altra cosa: magari ci provano, magari miglioreranno come fece Massaro nel corso della carriera, ma quel dono lì ce l’hanno solo loro, in attesa di vedere i ragazzi che devono crescere.
Mutu ce lo siamo giocati, anzi si è “dissipato” da solo nel modo che tutti sappiamo, ci rimane Gilardino.
Chi pensa si possa fare a meno di lui, non ha ben chiare le regole elementari del gioco del calcio.
Oppure si può anche rinunciare a Gilardino, basta prenderne uno che lo vale, non una scommessa, perché in quel ruolo non ci possiamo permettere azzardi.
Milito? Pazzini? (forse) Quagliarella? E quanto costano? Non certo Cavani, non Borriello, figuriamoci Acquafresca.
Quindi, se Gila torna col mal di pancia, cercheremo di farglielo passare con le buone (i tifosi) o con le cattive (Mihajlovic), ma da qui davvero non si muove.