Una premessa è necessaria: nonostante quello che sto per scrivere, io trovo immorale che nel calcio i contratti valgano solo per una parte, cioè la società, e mai per il calciatore o l’allenatore che pure hanno sottoscritto l’accordo.
Se non cambia veramente questo andazzo, prima o poi salterà tutto.
Non so quando, ma salterà certamente, perché un sistema economico non può reggersi su fondamenta del genere.
Il caso Toni è quindi uno solo dei tanti: ha un contratto fino al 2009, liberamente firmato, ma qui tutti danno per scontato che quel contratto non sarà rispettato e la cosa grave è che il 90% delle persone trova la cosa assolutamente normale, come se in fondo fosse giusto che se uno fa bene debba pretendere di più di quanto stabilito.
Ripeto perché non mi si fraintenda: non ce l’ho con Toni (e se poi lui ce l’ha con me perché scrivo e dico queste cose, pazienza, me ne farò una ragione), ma col sistema marcio che permette un simile agire.
Perché la cosa migliore per la Fiorentina, sia ben chiaro, sarebbe usufruire delle prestazioni di un giocatore super come Toni alle cifre stabilite nell’estate del 2005, fissando semmai dei premi al raggiungimento di certi traguardi, tipo i venti gol a campionato.
Ma siccome ragionando in questo modo mi pare di essere diventato come quei giapponesi persi nella foresta e che sono convinti che la seconda guerra mondiale non sia ancora finita, ecco che provo ad adeguarmi faticosamente al pensiero corrente.
Converrà essere cinici tra un paio di mesi, quando, a campionato finito, saremo tutti immersi ben sopra il collo in questa zuppa indigesta che sarà la possibile cessione del più forte attaccante italiano.
Dovremo a quel punto giocare al rialzo, mettere in concorrenza più grandi società possibile, prendere il massimo, ringraziare in fretta per quanto (tanto) dato sul campo e voltare pagina.
A meno che i Della Valle non (ci) facciano un regalo e spieghino a Toni e Tinti che quello è il contratto e quella è la maglia della Fiorentina da indossare per la prossima stagione.
Alle condizioni fissate nel non proprio lontano luglio 2005.