A me personalmente non me ne importa niente se la Domenica Sportiva ci mette al quinto posto nei servizi o se a Sky parlano il doppio del Napoli e pensano più all’Inter che ha perso piuttosto che alla Fiorentina che ha vinto.
L’unico vezzo che mi concedo in questi giorni è quello di dare un’occhiata alla classifica, forse per l’inconfessabile paura che non sia vero, che abbiano cambiato qualcosa, che non sia più quella la squadra al primo posto.
Detto questo, ho però l’impressione che complice l’ennesima pausa da Nazionale i media più importanti ci stiano osservando con più attenzione.
Analisi, servizi, richieste di interviste che piovono nella sede viola, sono tutti alla ricerca del mistero Sousa, diventato improvvisamente il nuovo Mourinho.
E se ne parla bene, complice il figlio, uno dei re del calcio come Crujiff vuol dire che la beatificazione è davvero ad un passo.
Speriamo che tutta questa sbornia di elogi, inevitabile peraltro, non ci faccia perdere la giusta umiltà, che è poi un formidabile alleato per continuare a correre nelle zone paradisiache della classifica, anche se ad essere sinceri a me pare che questi siano tutti ragazzi maturi e nemmeno troppo giovani per cadere nella trappola della presunzione.