Previsioni purtroppo azzeccate: uno tra Tomivic e Roncaglia è già un lusso che non ci possiamo permettere se vogliamo puntare alla Champions.
Con due insieme, il gol preso è sicuro.
E se poi ci aggiungiamo un portiere ormai chiaramente (se va bene) al massimo da sei, come si fa a pensare di battere il Milan?
Questa bruttissima sconfitta ce l’hanno in conto parecchi, ma prima di tutto chi ha scelto di non presentarsi con un difensore titolare all’inizio di gennaio.
Poi si discute del resto, perché trovo normale che Kalinic abbia un calo di forma e Bernardeschi una crisi di crescita, che ci siano gli infortunati e le squalifiche.
Ora arriva il momento più duro della stagione, siamo al solito quarto posto che all’inizio della stagione sarebbe stato un mezzo miracolo per la rosa allestita e che adesso non piace più a nessuno perché a stare bene ci si abitua molto in fretta.
Vediamo chi arriva e quanto è bravo Sousa a gestire la situazione, il nostro futuro passa da qui.

NANI E BALLERINE
Dunque: finisce la partita, sono in sala stampa dopo aver preso come tutti un freddo bestiale e scrivo alla radio di chiamarmi.
Sono passati almeno venti minuti dalla fine della partita, non sto ascoltando niente e penso che Brovarone abbia concluso il suo intervento.
Non è così, non so assolutamente cosa abbia detto e comincio ad interagire con lui con grande calma, pensandola allo stesso modo in alcune cose e in un altro per alcune sue idee che non condivido.
Dialogo tranquillo.
Stamani mi raccontano che su facebook, che ho la fortuna di non frequentatore, qualche sfaccendato del nostro ambiente parla di mia censura verso Bernardo, di prevaricazione.
Segue dibattito, con interventi comici e tutti ovviamente offensivi nei miei confronti.
Peccato che si stia parlando del niente, come ha ricordato Bernardo in radio alle 13.20.
Come diceva Craxi a proposito della politica, qui siamo pieni di nani e ballerine: per le seconde ci attrezzeremo, per i primi (senza alcun riferimento offensivo, stiamo parlando di cifra professionale) siamo invece già al tutto esaurito.