Chi non fa, non falla, quanto è vera questa massima popolare.

Uno dei miei più cari amici mi ricorda spesso che se nel passato mi sono  a volte sbagliato  nella scelta delle persone, a cominciare dalle donne, raramente ho fallito quando si è trattato di radio.

Non so quanto tutto questo sia vero, quello che è certo è che da almeno una quindicina di anni ho abbandonato le incertezze che hanno accompagnato la prima parte della mia vita professionale e mi sono affidato solo all’istinto, cioè a quello che sento veramente dentro.

E’ accaduto così per esempio con la scelta della rassegna stampa extra calcio alle sei del mattino e ancora prima quando ho cambiato emittente dopo 35 anni di amore incondizionato: scelte di testa, ma anche di pancia.

Giovedì sera ho deciso che fosse giusto appoggiare la proposta di Mario Sconcerti che auspica un dialogo tra i Della Valle e chi ama la Fiorentina.

Non si tratta, attenzione, di farsi spiegare progetti futuri, perché questo compito è stato assolto da chi rappresenta ogni giorno i Della Valle, ma di guardarci in faccia e provare a trovare un minimo comune denominatore in questa fase così grigia del cammino viola.

L’esperienza di anni di responsabilità mi ha fatto immediatamente scattare al momento della decisione  l’allarme delle varie reazioni, a tutti i livelli: a qualcuno il “Confronto viola” piacerà, ad altri meno, altri ancora lo boicotteranno in forma più o meno esplicita.

Rispondendo al quesito del titolo dico molto semplicemente che me lo ha fatto fare la convinzione che fosse la cosa sia giusta nell’interesse della Fiorentina e di chi ha a cuore questa splendida signora di 92 anni, e…a culo tutto il resto. (cit. Guccini)