Che mondo sarebbe senza l’immagnifico direttore di Milan Channel?
Stiamo parlando dell’individuo che giusto un anno fa “utilizzò” la tragica morte di Claudio Lippi, uno dei giornalisti del canale tematico rossonero, per attaccarmi con un confronto che non aveva senso.
Qualche mese prima utilizzò uno stratagemma penoso per intervenire a Radio Sportiva pensando di aver fatto chissà quale pensata.
All’epoca feci un sondaggio tra i tanti tifosi del Milan che conoscevo: uno su tre non sapeva chi fosse, un altro sì e il terzo non lo sopportava.
In testa alle graduatorie di gradimento c’erano come sempre Carletto Pellegatti e Luca Serafini, ma questo è un altro discorso e comunque anche chi vive a Milano mi dice che sono statistiche attendibili.
Non sapendo forse come passare il tempo lo splendido super direttore, così glamour con le sue bellissime giornaliste, si è arrampicato su sentieri tortuosi ed è stato qui che ho scoperto la sua vera natura: è un masochista del web (ma forse anche della televisione), a cui piace essere insultato.
Per questo, vi prego, non dategli soddisfazione e intanto fatevi un paio di risate leggendo quello che ha scritto a proposito della Fiorentina e dei suoi tifosi.

… la solita Firenze sempre in ebollizione, coreografie latitanti per le grandi partite per problemi economici e incomprensioni con le forze dell’ordine.
Insomma, è lo sciopero delle emozioni.
Che va in scena in stadi brutti e obsoleti.
Non si vede la fine, ma tocca proprio a bianconeri e viola fare da esempio.
C’è chi attende con il cuore in gola il loro doppio confronto in Europa League, per paura che tutto questo impasto che dura da Settembre degeneri in maniera irreparabile. Gli Elkann e i Della Valle facciano appello a tutto l’enorme senso di responsabilità di cui sono capaci. Perché in palio c’è molto di più di una qualificazione a un Quarto di finale. Ne va della credibilità e della sostenibilità dell’intero calcio italiano.