Mai vista una vigilia della “partita” così.
La Juventus sembra un dettaglio, tanto in cuor nostro siamo già sicuri di perdere, ormai è tutto un fluire di polemiche, puntualizzazioni, situazioni che sono sfuggite al controllo di chi dovrebbe controllare.
E invece no, io non ci sto a questo catastrofismo e contro la più forte squadra italiana me la voglio giocare con tutto quello che posso mettere in campo, a cominciare dall’ambiente.
Se Tendi e Sacchetti riuscirono a battere Causio e Bettega, non vedo perché non ci possano provare Borja Valero, Gonzalo e Ilicic contro quelli di adesso.
Se tra oggi e domani continuiamo con questa sinfonia, domenica sera abbiamo già perso prima di entrare in campo.
Al diavolo Sousa, Della Valle, Kalinic, Bernardeschi e chi volete voi: siamo la Fiorentina e contro la Juventus dobbiamo giocare la gara dell’anno.
E se poi ci chiamano provinciali, diciamo che è vero e ringraziamo pure perché il calcio è passione e sofferenza, non solo plusvalenze e bilanci in ordine.
Se proprio voglio divertirmi con quelle cose prendo un bilancio, me lo leggo per ore e godo più o meno come quando dovevo preparare l’esame di tedesco all’università.