Febbraio 2020


Mi sarebbe piaciuto vedere Rocco presidente viola il 16 maggio 1982 a Cagliari, magari dopo aver visto quello che era successo a Catanzaro.

Oppure a Torino il 2 maggio 1990, dopo la spinta con sberleffo di Casiraghi nella finale Uefa.

Che avrebbe detto? Cosa avrebbe fatto?

Spiace dare una brutta notizia a chi ci mette soldi (molti) e passione (moltissima), ma quello che è successo ieri tra Juventus e Fiorentina non è neanche il peggio di quanto abbiamo visto e sofferto in questi anni.

Detto che il secondo rigore nella maggior parte dei casi non si concede (il primo invece sì), il discorso è globale: perché contro Genoa e Inter non si va al VAR e a Torino sì? Per tre volte e sempre in episodi che possono portare o non portare un rigore alla Juve.

Odio il vittimismo, e bisogna stare attenti a non caderci, ma alzare la voce è legittimo, fermo restando che loro rimangono più forti e che forse alla fine avrebbero vinto lo stesso.

E chi se lo immaginava un mercato così?

Altro che 30 milioni da spendere!
Abbiamo più che raddoppiato il budget, anzi lo ha raddoppiato Rocco, oggi davvero Signore di Firenze.

Continuo a credere che si stia divertendo molto e questo è fondamentale per tutti e, diciamo la verità, siamo stati fortunati ad aver pescato l’uomo giusto, che arriva da fuori, ma con un profondo vissuto italiano.
E forse, come sto dicendo e scrivendo da mesi, Pradè non è così scarso come in diversi continuavano a urlare.

Ora possiamo pensare a divertirci, anche se domani siamo o quasi al confine dell’impossibile, però non si sa mai…

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