Marzo 2019


Game over, siamo fuori dall’Europa per quello che riguarda il campionato.

Un risultato pessimo, che potrebbe essere ribaltato dalla Coppa Italia e che comunque al momento è estremamente deludente.

Il calcio, con tutti i soldi che girano, è diventato sempre meno sorprendente e per quanto sia triste ammetterlo è bene non illudersi di essere al livello di almeno cinque squadre: Juve, Napoli, Roma, Inter e Milan.

Con la Lazio ce la possiamo giocare, con altre quattro è invece doveroso pretendere di vincere il mini campionato delle seconde linee ed è quindi inaccettabile stare oggi dietro Torino, Sampdoria e soprattutto Atalanta, una squadra con un tecnico insopportabile che ieri ci ha dato un’autentica lezione di calcio.

Abbiamo perso meritatamente, sbagliando la formazione iniziale e con prestazioni personali sconcertanti, da Milenkovic a Veretout, cioè due pezzi da novanta.

Se non arriviamo almeno in finale in Coppa Italia, occorrerà a maggio una riflessione approfondita per capire di chi sono le responsabilità della terza stagione consecutiva insufficiente, perché urlare contro i Della Valle può essere una valvola di sfogo, ma serve veramente a poco.

E anche triste, mi verrebbe da aggiungere.

Vedere ieri sera l’Olimpico fermarsi completamente per ricordarsi di Davide è stato qualcosa di emozionante ed è successo per ora ovunque senza sbavature.

Incredibile  come Cagliari, Roma e Fiorentina giocassero per puro caso in tre giorni diversi, quasi che ognuna delle sue tre squadre avessero ogni volta un loro momento speciale per celebrare questo ragazzo di 31 anni che voglio pensare come “ancora CI ascolti e che come allora sorridi”.

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