Settembre 2013


Dunque Braschi si è rifiutato di instaurare un dialogo civile con Montella, incontrato casualmente al Tardini per Parma-Roma.
Può anche darsi che l’approccio di Vincenzo non sia stato dei più diplomatici, gli avrebbe detto “proprio te cercavo” con un incedere polemico ma senza esagerazioni, ma questo è un dettaglio insignificante, perché Stefano Braschi, che mi era sempre sembrata persona di grande intelligenza, ha il dovere di ascoltare chi chiede di interloquire con lui, soprattutto se il richiedente è l’allenatore di una delle venti squadre che mandano avanti l’industria da cui mi risulta che lo stesso Braschi percepisca percepisce un lauto stipendio.
Quello dato dal designatore è un segnale pericoloso, di gratuita arroganza come emerge dalle sue parole di risposta a Montella: “stendiamo un velo pietoso sul tuo atteggiamento di domenica”.
Il velo pietoso stavolta caro Braschi lo stendiamo noi: siete semplici arbitri o ex arbitri, non i governatori del destino dell’umanità e prima o poi scenderete anche voi dal piedistallo.
In quel momento vi accorgerete che forse era meglio avere un atteggiamento da persone normali, piuttosto che da montati.
Si attendono scuse, che non arriveranno mai.

Capisco che in questo momento sia molto poco popolare, ma siccome il “nostro” blog è pieno di gente intelligente, con esaltati e malati di mente tenuti doverosamente ai margini, ecco qui una notizia che potrebbe far riflettere.

Kaka ha reagito all’infortunio con una decisione rara nel mondo del calcio: si è autosospeso l’ingaggio per il periodo che dovrà trascorrere lontano dal campo. Al Milan, tredici anni fa, lo aveva già fatto Redondo a lungo fermo per un grave infortunio al ginocchio. Aveva seguito una strada simile Damiano Tommasi alla Roma: l’attuale presidente dell’Aic, vittima della rottura dei legamenti del ginocchio, aveva scelto di guadagnare solo il minimo sindacale, riducendosi lo stipendio di centinaia di migliaia di euro.

da repubblica.it

P.S. A proposito di esaltati e malati di mente, vi devo informare che ce n’è uno particolarmente insistente.
Il demente continua a postare su ogni argomento con riferiementi deliranti al sottoscritto.
Lo scrivo perché essendo appunto una persona malata, ma evidentemente bisognosa di affetto e considerazione, adesso gode nel riconoscersi ed avere il suo quarto d’ora di celebrità
In fondo anche questo è un modo per aiutare il prossimo, no?

Me lo sono chiesto a lungo nel dopo partita e non ho trovato risposta.
Il rigore c’era, vedendo l’azione da dietro non ne ho avuto l’esatta percezione in diretta, ma il l’arbitro d’area e il guardalinee avevano una posizione diversa rispetto alla mia e a quella di De Marco, che pur non osservando l’azione dall’alto aveva le mi stesse difficoltà: loro dovevano segnalare il fallo.
Ma le proteste si possono organizzare dopo (e io, ripeto, non so come, perché mail e cose del genere mi sembrano del tutto inutili), non in quel modo in campo come ha fatto Pizarro, che ha penalizzato e non poco la Fiorentina.
Mi girano vorticosamente, sono due punti pesanti che volano via, però è onesto dire che il Cagliari il pareggio non lo ha rubato se vediamo solo il gioco e non l’episodio di Rossi.
Abbiamo faticato parecchio, in una giornata da sfiga piena per via di Cuadrado e soprattutto Gomez (che però era stato quasi inesistente prima dell’errore/infortunio) e proprio per questo il godimento per la vittoria sarebbe stato doppio.
Fine settimana da dimenticare, tra il Toro e soprattutto il pareggio di oggi.

Napoli molto forte, Milan inguardabile, Inter con Mazzarri in più, Juve quasi terrena, ma io ho un sogno, che é poi anche il vostro.
Il Toro però mi ha rovinato la serata, il rigore c’era, ma il Milan è penoso, solo che lo era anche lo scorso anno di questi tempi e poi si è visto come è andata a finire.
Cerchiamo di essere freddi, di non pensare troppo alla classifica, ma se questi sono i valori del campionato ci possiamo davvero divertire.

Siamo tutti un po’ sotto l’effetto anestetizzante di una sosta obbligatoria e comunque fastidiosa sotto diversi punti di vista e non sarà facile entrare subito in partita, anche perché giocare alle 12.30 porta sempre un effetto secondario strano, non da calcio vero, almeno secondo un vecchio purista come il sottoscritto.
Vincere contro il Cagliari andrebbe molto al di là dei tre punti e non sono i soliti discorsi del calcio, che non farei mai neanche sotto tortura.
Il fatto è che sono proprio queste partite quelle scivolose, le gare in cui se cadi ti fai veramente male e stai a chiederti a lungo come sia successo, solo che poi la stagione va avanti a ritmi fortissimi e rischi di essere travolto.
L’amico Fagotto ha ricordato giustamente le due rovesciate di Pulici dell’Udinese che ci mandarono in tilt dopo i primi due successi iniziali del campionato 82/83, quando venivamo dal quasi scudetto di Cagliari: c’ero anch’io, ovviamente, e ci rimasi malissimo.
E’ bene pensarci, anche per esorcizzare il pericolo…

Quante possibilità di redimersi ha avuto Vargas?
Molte più della normalità delle persone, ma visto che siamo in ballo beviamo questo amaro calice e proviamo a crederci ancora una volta.
Tutto passa dal nuovo contratto che gli è stato proposto e che mi parrebbe un capolavoro…se lo firma.
Perché ancora mi pare che non ci sia stata l’ufficialità della sua preziosa sigla, un autografo che più o meno dimezzerebbe gli attuali emolumenti del peruviano.
Poiché non esista cosa al mondo che tocchi i giocatori più del portafoglio, ecco qui per Vargas l’occasione per provare ad invertire il trend che nel suo caso non è ribassista, ma molto, molto di più.
Ecco perché ancora resto scettico, ma non appena ci sarà l’annuncio ufficiale sono pronto a continuare la parabola: dal vitello grasso al ritorno del figliol prodigo.

Via, altro slittamento altra corsa.
Ma dove vogliono arrivare nel PD?
Cosa sperano di ottenere traccheggiando?
Berlusconi è o non è uguale a me e a voi di fronte alla legge?
Basta mettersi d’accordo su questo punto fondamentale, perché si può anche decidere che l’Unto del Signore sia diverso da tutti i suoi concittadini e concedergli in cambio di un suo improbabile addio alla politica un condono tombale per il processo Mediaset, e poi su tutti gli altri, da Ruby alla compravendita dei parlamentari e poi chissà cos’altro.
Il PD ci mette la faccia e dice urbi et orbi che per il bene supremo (?) del Paese è giusto fare così: a me verrebbe il vomito, non li voterei più neanche dipinti, ma è una questione personale, magari ad altri va bene.
Ma qui si continua a rimandare ed è sinceramente uno schifo, stasera mi sento un po’ grillino, se solo avessero un altro senso del dialogo con chi non la pensa come loro e fossero sinceramente democratici.

P.S. A proposito di democrazia: la gaffe di Laura Boldrini che ha giudicato offensivo il paragone tra PD e PDL non ha precedenti nella storia della nostra amata Repubblica.
Sono allibito dalla gravità del gesto e ancora di più dall’assenza di scuse della Presidente della Camera

Fino ad un paio di anni fa avevo la fondata speranza per il calcio italiano che Balotelli non seguisse la triste parabola di Cassano, ormai un danno per le società che lo strapagano, un giocatore che è come la mozzarella: ha la scadenza incorporata e dopo non più di nove mesi fa casino e sclera.
Adesso credo che il centravanti del Milan possa tranquillamente affiancare il fenomeno di Bari vecchia.
L’ultimo exploit è quello della dormita nei momenti in cui doveva invece presenziare all’incontro col ministro Kyenge, in cui tra l’altro avrebbero dovuto affrontare temi a lui cari.
Idiozie come questa non hanno secondo me giustificazioni e sono molto peggio delle goliardate di Manchester, dei tanti tuffi in area di rigore, perché in quei momenti Balotelli rappresentava la speranza di migliaia di persone molto meno dotate calcisticamente e molto più sfortunate di lui.
Nanni Moretti avrebbe detto: “continuiamo così, facciamoci del male”, io mi limito a scuotere la testa e a pensare che al peggio non c’è mai fine.
La prossima volta con Papa Francesco forse è meglio se ci va a parlare Cerci, tanto irregolare per irregolare…

A me della storia dell’infortunio di Hegazy dispiace soprattutto ciò che patisce e patirà il ragazzo, che ho conosciuto un pomeriggio ad Empoli e che mi ha lasciato un’ottima impressione.
Non essendo Pepito Rossi, non so quanta voglia ci sarà di aspettarlo a marzo/aprile, senza considerare che non essendo una prima scelta avrebbe faticato lo stesso a farsi largo in condizioni normali, figuriamoci quindi cosa accadrà dopo un anno abbondante di stop.
Trovo però esagerate le preoccupazioni per la ristrettezza della rosa anche perché adesso si andrebbe a pescare in un mare che offre davvero poco in termini qualitativi.
Siamo tutti molto legati a Kroldrup, ma davvero pensiamo che possa essere un’alternativa importante nel reparto difensivo?
Credo invece che in determinate partite Ambrosini possa tranquillamente scalare indietro ed offrire ampie garanzie e comunque ci sono Roncaglia e Compper come possibili alternative agli ipotetici titolari.
Inutile affannarsi adesso, riparliamone semmai a gennaio, ma proprio se dovessimo avere molta sfortuna e qualche altro difensore out per problemi fisici.

P.S.
Prima o poi dovrò raccogliere le assurdità che mi arrivano e non pubblico.
Oltre a chi continua a scrivere non capendo che qui non è gradito (uno in particolare, è proprio malato), ci sono i posseduti dal demonio che sparano bischerate a vanvera riguardanti la mia vita privata, che poi tanto privata non è visto che di alcuni aspetti ne parlo con voi.
Ho quindi scoperto di avere diverse ex mogli (in verità una mi basta) sparse per la Toscana, oltre ad amici e nemici che minacciano incontri del primo, secondo e terzo tipo.
E’ il blog bellezza, e tu non ci puoi fare niente, però quante f…e ci sono in giro!

Ovvia, ha convocato Pasqual: atto doveroso, che doveva essere compiuto prima, perché Manuel è superiore ad Antonelli e Prandelli sbagliava ad ignorarlo sistematicamente.
Però si è molto esagerato anche dalla parte viola, ho sentito un risentimento verso Cesare che non solo non condivido, ma che mi pare profondamente ingiusto ripensando ai cinque anni fiorentini del Commissario tecnico della Nazionale.
Per alcuni sembra che ci siano stati solo disastri in quelle stagioni e non quattro approdi consecutivi alla Champions, conditi da un gioco a volte davvero piacevole.
Detto senza mezzi termini: senza Prandelli, la rinascita della Fiorentina dopo la quasi retrocessione del 2005 non ci sarebbe mai stata.
Quando secondo me ha sbagliato, come nel caso Bonucci-Criscito, io l’ho detto senza problemi, così come è accaduto che avessimo divergenze di opinioni nei suoi anni fiorentini, ma l’uomo è di prima qualità e da lui comprerei certamente una macchina usata, da altri proprio no.
Ed è anche un ottimo allenatore, che ancora non ha vinto niente, ma che ha lasciato tracce importanti ovunque sia stato e forse, se guida la Nazionale, può anche essere che sia superiore a certe nostre piccole beghe da cortile, o no?

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