Ottobre 2010


Bisogna cercare di fare le cose semplici, con un modulo semplice, aspettando a gloria il ritorno di Mutu, il reietto, ma anche l’unico con la classe per far girare le partite.
Questa squadra non ha gioco e questa è una colpa di Mihajlovic, sempre molto onesto nel dopo partita, così come mi sono piaciute le parole di Corvino e ADV a fine gara, peccato che le frasi non portino punti.
Quello che è stato orripilante è il primo tempo di una squadra smarrita, con giocatori che andrebbero messi in punizione tecnica (Cerci) per come interpretano la gara, cioè come un fatto personale, fregandosene del resto dei compagni.
Io ho abbastanza paura perchè questi, salvo alcune eccezioni, non hanno l’animo dei lottatori e vorrei cominciare a fare punti pesanti prima di assistere a paurosi avvitamenti psicologici di uomini dalla personalità incerta.
Incredibile la sceneggiata di Gilardino sul rigore: una cosa del genere non è ammissibile, a maggior ragione dopo la sceneggiata della passata stagione.
Forse Ljajic avrebbe sbagliato lo stesso, ma così gli è stata messa addosso ancora più pressione.
P.S.
Il mio apprezzamento alle parole di Corvino era per quanto sentito a Radio Blu, poi ieri sera in televisione mi sono cadute le braccia per le solite esternazione sul “quanto siamo stati bravi” e sul fatto che fosse un momento passeggero: nel 2010 siamo ultimi in classifica, a due mesi e mezzo dalla fine dell’anno…

Non credo esista una risposta definitiva, ma qualche domanda dopo gli ultimi exploit del nostro Presidente del Consiglio sarà bene porsela, se non altro per non accettare come acquisito il tanfo di malcostume, maleducazione e mancato rispetto in cui da almeno un decennio ci tocca vivere.
Può un atto privato di un uomo pubblico essere divulgato a mezzo stampa, tv e web senza il consenso dell’interessato?
Se la risposta è sì, si deduce che la famosa privacy per alcuni non esiste e quindi esistono uomini e donne che hanno un fondamentale diritto in meno rispetto agli altri.
Può un Presidente del Consiglio permettersi certi atteggiamenti e raccontare barzellette politicamente scorrette (quella sugli ebrei carina, quella sulla Bindi penosa) con annessa bestemmia?
Possiamo permetterci, nel letame in cui siamo finiti e da cui faticosamente cerchiamo di tirarci fuori, di perderci per ore e per giorni intorno a queste str….te?
Quando mai guariremo dal virus Berlusconi, senza fissarci sempre pro e contro il Cavaliere, in una guerra civile dialettica (per fortuna) sempre più carica di odio tra le parti, al punto tale che ormai quasi nessuno ascolta le ragioni dell’interlocutore?
Come dicevano nei cineforum (molto tristi) da me saltuariamente frequentati a metà anni settanta: il dibattito è aperto.

Mi era piaciuto molto il ritiro viola a Cortina perché mi sembrava che dopo qualche anno di incomprensibile chiusura verso i tifosi, che sarebbero poi quelli che fanno girare tutto e permettono pure ai miei tre figli di crescere senza grandi problemi economici, ci fosse un’aria nuova.
I giocatori erano più disponibili, Mihajlovic addirittura se ne fregava delle regole e si faceva senza problemi qualche giro in più di autografi, foto, chiacchiere.
A distanza di più di due mesi da quei giorni mi pare che il tutto sia un po’ svaporato: gli allenamenti continuano ad essere blindati (ma non si potrebbe concederne almeno un paio al popolo viola?), l’idea di far partecipare giocatori e staff tecnico alle feste dei club messa in cantina.
Eppure, soprattutto in una stagione senza coppe come questa, ci sarebbe un enorme bisogno del contatto affettuoso tra la Fiorentina e la sua gente, che non aspetta altro di poter interagire con il terminale della propria passione.
E’ davvero così difficile arrivarci?

« Pagina precedente