Maggio 2008


Esperimento al limite dell’impossibile: possiamo provare a stare tutti uniti nelle prossime trentadue ore?
Po torniamo pure a scannarci su tutto, diamo la colpa ai giornalisti (vil razza dannata), a Corvino, a Pazzini, a Mutu che si è fatto buttare fuori apposta, a Prandelli che non fa giocare i nuovi acquisti, insomma al mondo che ci circonda.
Ma fino alle 17 di domani chiedo una moratoria dei risentimenti, delle guerricciole personali, anche quelle in corso tra i nani che infestano la mia categoria, a meno che non ci sia veramente qualcuno che godrebbe nel vedere la Fiorentina fuori dalla Champions.
Chiedo troppo?

E basta con questa storia di Prandelli all’Inter.
Ci metto la mano sul fuoco e se mi scotterò vorrà dire che abbiamo fatto tutti un bel passo all’indietro.
Più che se dovesse partire Frey, più che se dovesse partire Mutu.
Da parte di qualcuno c’è certamente la voglia di far casino, di creare confusione, di farci qualche articolo sopra, di riempire gli spazi.
Dice una vecchia regola giornalistica che una smentita è una notizia data due volte e comunque non è questo il momento per smentire, meglio non dare importanza.
Cerchiamo tutti di adeguarci, almeno fino a domenica, poi scateniamoci pure con le bischerate.

Non ho mai conosciuto Daniele Cacia, ed è una mia colpa.
Credo però che abbia scelto il momento sbagliato per dare delle stilettate a Prandelli e all’ambiente viola.
A quanto ne so, parteciperà pure lui alla divisione dei premi per l’eventuale raggiungimento della Champions e a maggior ragione non si capisce la tempistica delle sue parole.
Aspettare quattro giorni, no?
Senza contare il fatto che non è arrivato gratis, è costato 4,5 milioni di Euro per la comproprietà e non sarà (eventualmente) facile recuperare una somma del genere, soprattutto se pare così acclarata la sua incompatibilità con Firenze.
Mi aspetto una multa, più che meritata.

P.S. Pare sia arrivata una smentita, ma che un giornalista a Piacenza si inventi tutto di sana pianta a me pare altamente improbabile, comunque sia nessuno avvertiva il bisogno in questa settimana di un diversivo di questo genere.

Vorrei tranquillizzare tutti: non è che mi sono perso alle beghe giornalistiche e/o alle guerre innescate da questo o quello.
Il mio pensiero sul lavoro è sempre e solo orientato alla Fiorentina e vi svelo come è nata l’idea delle 12 ore non stop che Radio Blu dedicherà a tutti i tifosi domenica prossima mettendo in campo tutte le proprie forze.
Lunedì mattina alle 7.30 stavo andando al lavoro in motorino quando ho letto le locandine dei giornali, tutte impostate sulla viola e ho avuto la netta percezione che stesse per cominciare una settimana unica per la Fiorentina e per chi le vuole bene.
Ed è qui che viene fuori il fascino della radio: un’idea, due telefonate ed ecco che si può partire con il progetto “Viola day”, con in pratica la redazione impegnata per metà giornata a raccontare tutto, da Firenze e Torino.
E’ un esperimento e chissà che non possa essere un inizio di qualcosa di diverso e nuovo a livello radiofonico.

Siete vergognosi!
Sto parlando di quelli che se la prendono con Gabriele Sandrelli perché per venti pomeriggi l’anno sta in studio con Fabio Russo a coordinare il nostro lavoro di inviati viola.
Avete chiesto come e perché e siccome non ho niente da nascondere vi ho raccontato come e perché, ma non vi basta, volete il sangue…
Prendetevela con me per quello che dico e/o scrivo, con gli opinionisti di Radio Blu, con la qualità dei nostri programmi, ma lasciate stare chi non può difendersi o chi ha ai vostri occhi di gisutizialisti viola la colpa di essere il figlio di qualcuno che non vi piace.
Ma vi rendete conto della componente razzista che c’è nei vostri discorsi: cosa ha detto Gabriele Sandrelli che non vi è piaciuto? Cosa gli contestate professionalmente?
E come mai viene fuori adesso questa polemica, dopo che è da un anno con noi?
Giudicate le persone per quello che sono e non per i loro parenti, imparate a far funzionare il cervello, invece di buttarlo all’ammasso.
Qualcuno ha fatto lo stessa operazione con Giulia Bonci, solo perché il babbo è uno dei soci di una società che investe ben 70 euro al mese in pubblicità a Radio Blu.
Lei ha fatto una gavetta di un anno violanews, è ancora nelle retrovie, ma ad alcuni di voi non basta e l’ha attaccata con cattiveria.
Ripeto: siete vergognosi, vi aggrappate a tutto pur di sfogare il vostro astio verso personaggi che detestate e tirate in mezzo ragazzi di vent’anni che sono all’inizio della loro attività lavorativa.
E lo venite a fare con me, che in trent’anni di radio non ho mai avuto uno straccio di raccomandazione, che non si è mai iscritto a nessun partito anche quando tutti gli consigliavano di farlo per essere assunto, che ogni giorno lavora quattodici ore contando solo su se stesso.
Chiedete ai vari Speciale, Selvi, Ceccarini, Massini, Bardazzi, Russo, Poesio, Petri, Laserpe, Marucci, Pratellesi, Fabiani, Sardelli, Loreto, Carotenuto, Conte (Valentina), Biagiotti, Meucci o ai “vecchi” Pestuggia e Barry quali sono i criteri con cui la gente “entra” a Radio Blu.
Ho cercato di dialogare, ma con gente che insulta così non c’è veramente niente da fare.
Vergognosi!

Grande Napoli, grande Fiorentina.
Pomeriggio indimenticabile, che mi auguro chiuda una settimana di veleni assortiti e di troppi nervosismi.
Ci vuole equilibrio nella vita, lo dicevo da Cagliari e lo ribadisco oggi che sembra fatta ed invece non è fatta per niente.
E però abbiamo meritato in tutto e per tutto la vittoria, rimontando una partita difficile.
E’ stato elettrizzante l’urlo del popolo viola al primo gol del Napoli e anche al raddoppio, commovente vedere Ufo issato sulle spalle: guadagnerà pure il doppio a Madrid, ma quei momenti gli resteranno per sempre nel cuore.
Montolivo è da Nazionale, Santana è finalmente venuto fuori nella partita più difficile e Semioli ha segnato un gol che resterà (speriamo) nella storia.
Ne fa pochi, ma contano.
Per distrarci un po’ dalla tensione ante Torino vi propongo un quesito: preferite lo scudetto all’Inter o alla Roma?

Ma come si fa a dare il Milan vincente contro il Napoli solo a 1.20 e la vittoria dei partenopei a 7.50?
Spero proprio che abbiano sbagliato i quotisti Snai, che però sono al di sopra delle parti e se ne fregano della corsa Champions, facendo benissimo il proprio lavoro.
Sinceramente una cosa del genere non si era mai vista in serie A, il passo successivo sarebbe stato non quotarla neanche la partita del San Paolo, e chissà che non ci abbiano pensato.
E’ un brutto segnale, non solo per la Fiorentina, ma per tutto il calcio italiano.
Dopodomani si attende una sollecita smentita dai protagonisti in campo…

Scusa David, hai presente quelli che scrivono sui muri frasi e scarabocchi senza senso? Ho la convinzione che il tuo blog faccia la stessa fine, che piano piano diventi solo un Murales alla mercè di pazzi scatenati o ubriachi barcollanti (e non solo di alcool)
Forse hai deciso di mollare? Ti sei stancato? Non c’è niente male se lo dici apertamente, ma così il blog va alla malora.

Sono ripartito da ciò che ha scritto Enrico per tranquillizzare lui e magari altri che la pensano così.
Da stasera riprendo a rispondere e comunque questo non è certo un muro vuoto, visto che ogni giorno ho cercato di dare il mio contributo al dialogo proponendo temi e pensieri.
Per esempio, oggi, questi complimenti di Platini, che ci dovrebbero far riflettere.
Parlo partendo dal mio caso personale, perchè io sono uno di quei ragazzini degli anni sessanta/settanta che prima di scoprire quanto fosse bella e complicata l’altra metà del cielo è cresciuto a pane e Fiorentina.
E per me il risultato era tutto: non ho mai trovato niente di strano nel cercare di vincere le partite stando novanta minuti in difesa e con un rigore rubato all’ultimo minuto, anzi così godevo di più.
Non penso di essere proprio un caso isolato e per gente come noi ci sarebbero voluti almeno cinque anni di dottrina sacchiana sulla “cultura della sconfitta” per migliorarci un po’, ma non è detto.
Quando quindi sei mesi fa Mencucci venne a parlare in sala stampa del progetto “Viola fair” feci inconsciamente un’alzatina di spalle, gli detti il doveroso spazio giornalistico, ma sostanzialmente la cosa non spostò di un millimetro i miei convincimenti calcistici.
La prima scossa ci fu invece il giorno di Fiorentina-Inter, con il terzo tempo fatto anche e soprattutto da Prandelli, nel suo giorno calcistico più triste, un evento emozionante.
Ecco, adesso ci ho preso gusto ed anche un “materialista storico della vittoria viola” come il sottoscritto comincia ad interiorizzare quel concetto di fair play che a fari spenti la Fiorentina di Della Valle sta cercando di instillare a Firenze e nel calcio italiano.
E allora non mi vergogno a dire che mi hanno fatto molto piacere quei complimenti di Platini al comportamento della società e della città.
Se me l’avessero detto vent’anni fa che ci sarebbe stata questa corresponsione di amorosi sensi con uno dei campioni juventini più straordinari, intelligenti ed antipatici della storia non ci avrei mai creduto.

Altra giornata senza risposte ai vostri commenti: mi spiace moltissimo, ma non ci posso fare niente.
Qualcuno ha cortesemente suggerito di allargare la possibilità di dialogo ad altri della redazione, ma sono geloso e non sarebbe più la stessa cosa…
Per rimediare all’assenza di botta e risposta, una volta finito il campionato prometto di allargare gli spazi per gli ascoltatori nel Pentasport.
Stamani durante la corsa per cercare disperatamente di non strabordare mi sono chiesto cosa pensassero davvero quelli che in campo ci dovranno andare nelle prossime due partite.
Perché qui si è parlato tantissimo del Milan, molto del Napoli e per niente del Parma, che sta arrivando a Firenze a fari spenti, ma con una determinazione che dovrebbe essere pari alla grinta del mio amico Lucarelli.
E siccome domenica farà caldo e siamo alla partita numero 55, io credo che ci vorrà davvero la migliore Fiorentina possibile sul piano mentale.
Ecco, stavolta mi piacerebbe davvero origliare dentro lo spogliatoio per capire le sensazioni di una squadra che tra l’altro si troverà senza quello più bravo, a cui sempre viene passato il pallone.
Proviamo anche noi a cominciare da oggi ad “entrare in partita”, lasciando perdere i perché ed i per come una settimana fa eravamo dei re e d oggi cerchiamo smarriti il trono su cui stavamo seduti.

Un’ondata di post a cui non ho potuto rispondere , convivendo con un vago senso di colpa che cerco di espiare con le ennesime scuse pubbliche.
Il fatto è che da quando abbiamo cominciato questa avventura insieme, quasi due anni mezzo fa, si sono aggiunti gli impegni maggiori di Radio Blu (per fortuna, direi, vista la completezza dell’informazione che rispetto a prima credo e spero si riesca a dare), il Corriere Fiorentino e, soprattutto, Cosimo.
Pensavo e temevo uno tsunami maggiore dopo i tre giorni che ci hanno cambiato (calcisticamente) la vita.
Ed invece anche quelli più arrabbiati cercano di fare analisi, provano a vedere un po’ più in là del proprio naso.
Certo, ci sono quelli del “Corvino torna a Lecce”, o del “Della Valle devi spendere” tout court, ma almeno in questo blog sono un’esigua minoranza.
Passata la solenne arrabbiatura, proviamo a pensare a vincere le prossime due partite, ragionando allo stesso modo del Milan degli ultimi tre mesi: intanto facciamo sei punti e poi stiamo a vedere cosa succede.
Magari facciamo subito gol contro il Parma e a Napoli qualcuno comincia a diventare nervoso.

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