Aprile 2008


Ma il calcio è ancora divertimento, oppure una cosa estremamente seria, da affrontare indossando il cilicio?
Me lo chiedo pensando a chi incolpa i giornalisti perché alimentano polemiche tra Corvino e Prandelli.
Riepiloghiamo: il tecnico racconta che il ds è bravissimo e che però ha preso molti pali e traverse, cioè non tutti quelli che avrebbe voluto prendere poi sono arrivati.
Corvino risponde elogiando Prandelli e proponendo corsi di inglese intensivi per lo staff tecnico in ritardata risposta a quello che disse l’allenatore a proposito del mancato impiego di Da Costa (“non conosce ancora la lingua”).
Ora, al di là del fatto che l’inglese lo dovrebbero imparare più i giocatori che i tecnic, se davvero vogliono capirsi con i nuovi stranieri (sempre ammesso che Jovetic e gli altri conoscano un’altra lingua), a me pare che questo botta e risposta sia stato molto divertente e per niente indice di chissà quali contrasti tra i due.
Sapeste quante volte non sono d’accordo con Bardazzi, Russo o Pestuggia, eppure sono anni che lavoriamo insieme, ognuno ascoltando le ragioni dell’altro.
Il mio amico Sartoni (Passarella) dice che ai tifosi queste cose non interessano e che sono tutte cose che fanno comodo solo ai giornalisti (ormai gli è presa un po’ di fissazione, un po’ come a Berlusconi con i comunisti…).
Ed invece le dichiarazioni sono vere: complimenti a chi le ha raccolte, interessano alla gente, e quindi pure ai tifosi.
Perché interessa sentire parlare di Fiorentina a qualsiasi livello, figuriamoci quando si esprimono i massimi esponenti tecnici.
Ma se vogliamo smettere con tutto questo, lo possiamo tranquillamente fare: stiamo zitti per sei giorni e la domenica mattina ci ritroviamo tutti in quache chiesa sconsacrata a recitare in ginocchio sui ceci la formazione viola del pomeriggio.
Poi, religioso silenzio fino alla partita successiva.

P.S. A conferma che ormai si è perso il senso delle cose, scopro che nessuno ha chiesto a Prandelli nella conferenza per radio, tv e siti qualcosa sulla battuta di Corvino a proposito dell’inglese da imparare, fosse solo per scherzarci un po’, come dovrebbe essere.
Chi era lì per Radio Blu ha già avuto il mio pensiero sull’argomento…

Bisognerà provarci, ma ci vorrà l’impresa in Olanda.
Sono più esperti di noi a livello internazionale, difficile che tra una settimana si buttino scriteriatamente in attacco perché sospinti dal pubblico di casa, che tra l’altro, mi raccontava Amoruso, è molto meno caldo del Franchi.
E’ stata una partita molto tattica, non brutta, in cui l’Eindhoven ha segnato un gran gol, perché poi alla fine ci sono pure i meriti degli avversari.
La consolazione è di aver visto una squadra con ancora benzina nel serbatoio e questo è sonfortante dopo ben 46 gare.
Il migliore è stato Montolivo, che ieri è apparso misteriosamentente in sala interviste per poi sparire agli occhi di tutti dopo appena cinque minuti, mentre noi avevamo Frey.
Memore di quanto era successo dopo l’Everton, non ho detto nulla e poi, in fondo, chi se ne frega: se gioca così e fa le finte ai giornalisti, a me va benissimo.

Siamo qui a giocarcela mentre in tanti ci guarderanno dalla televisione.
Tiferanno per la Fiorentina, come si deve fare perché “é una squadra italiana”?
E chissà cosa potrebbe succedere nelle eventuali semifinali: ve li ricordate tutti quei discorsi sul Milan e Juve (Inter no, non ci arriva quasi mai) uniche rappresentanti e sull’orgoglio del calcio di casa nostra che così bene viene rappresentato e bla bla bla vari?
Ecco, noi stasera ci siamo e saremo in tantissimi allo stadio, anche quelli che consideravano la Coppa Uefa un intralcio.
Qui ci vuole una serata da sogno.

Ho fatto il bis delle mancate risposte, ma ieri era davvero impossibile fare qualcosa che andasse oltre inserire i vostri commenti.
Sono infatti stato tutto il pomeriggio ai Gigli per presentare la Fiorentina e ho assistito a scene incredibili: duemila persone entusiaste, che esplodevano ad ogni gesto di Prandelli o dei giocatori.
Devo dire la verità: ad un certo punto mi sono chiesto se per caso non avessimo vinto a Udine e la risposta era una sola, qui il calcio è vissuto come da nessuna altra parte d’Italia, a parte Napoli.
Per questo credo che la Fiorentina farebbe bene a riconsiderare il fatto di non frequentare i club dei tifosi, perchè a me piange il cuore quando vedo un ragazzino che se ne va imbronciato solo per non aver preso un autografo o un cappellino.
So che poi diventerebbe un problema accontentare tutti e che ci sarebbero interminabili liste di attesa, però ci si potrebbe provare.
Sono i più giovani (e i più entusiasti) il nostro vero investimento sulla Fiorentina del domani, e chissà se almeno loro riusciranno a vedere un centro sportivo, fosse anche mini.

Cominciamo bene: oltre cento commenti e neanche una mia risposta…
Il motivo è semplice e si chiama lavoro, cioè essere rientrati nel frullatore degli impegni, con in più un’assenza di “addirittura” cinque giorni.
Comunque scusatemi, Pestuggia era molto più bravo di me.
Credo che sia arrivato il momento di fissare dei paletti alla vigilia della parte più delicata della stagione, in modo da non farci prendere dall’isteria del momento e del risultato.
I miei sono questi: Uefa e quarto posto, 10.
Finale Uefa e quarto posto, oppure Uefa e quinto posto: 9.
Semifinale Uefa e quarto posto: 8,5.
Semifinale Uefa e quinto posto, 8.
Quarto di finale Uefa e quarto posto, 7.5 (cioè come siamo messi adesso, ed è questo il voto che ho dato alla Fiorentina domenica sera a Golden Gol).
Quarto di finale Uefa e quinto posto, 6.5.
Comunque vada, una sufficienza piena, in giro c’è chi sta peggio, ma molto peggio di noi ed io non sono mai uno che largheggia nei voti.
Siete d’accordo?

« Pagina precedente