Febbraio 2008


Se la smettiamo tutti di farci del male da soli, credo che potremmo davvero provarci fino in fondo.
Ed io sono pronto a godermi la soddisfazione di vedere una delle quattro grandi stare fuori (forse il Milan, ma non è detto), però c’è da soffrire, come si è abbondantemente visto oggi.
Ho visto uno straordinario Pazzini, un Mutu che al solito non specula mai sulla propria classe e un ottimo Kuzmanovic, mentre non mi è sembrato così disastroso Montolivo, però capisco che non piaccia il suo atteggiamento che sa di indolenza.
Preoccupa piuttosto l’involuzione di Pasqual a sinistra e Santana a destra, forse è ul problema di condizione fisica.
Il Milan intanto è lontano tre punti e alzi la mano chi ci credeva otto giorni fa.

CI SONO LE RISPOSTE, GRAZIE A TUTTI VOI CHE AUMENTATE GIORNO PER GIORNO

Ho le testimonianze: ho provato a collegare il computer di Russo all’aereoporto di Oslo, ho inutilmente cercato degli internet point che evidentemente sono sconosciuti nella capitale norvegese, ma non c’è stato niente da fare e comunque scusate il ritado.
Sono tornato da pochissimo a casa dopo un viaggio lunghissimo e ancora non mi è passata la soddisfazione per il primo tempo di ieri.
Esagero? Ma sì, anche perché la stanchezza mi toglie i freni inibitori: io nella prima mezz’ora ho rivisto la stessa intensità di squadra del Milan di Sacchi, con gli attaccanti che erano i primi difensori, con un’abnegazione assoluta da parte di tutti.
Una gran bella soddisfazione girare l’Europa per imporre il proprio gioco ed era già successo a Villareal, dove eravamo usciti tra i complimenti dell’esigentissima stampa spagnola.
Sono stati tutti bravi, ma Martino è sempre più sorprendente e se insiste da regista magari si regala un paio di anni di carriere in più.
Ho un po’ paura che pagheremo lo sforzo domenica, ma il gioco, credetemi, vale la candela.

Inizio dalla Norvegia con una piccola annotazione su aluni dei vostri post a cui non posso rispondere perché ho a malapena il tempo di scrivere queste righe causa chiusura collegamento internet.
Mi spiace che a qualcuno rompa le scatole se faccio riferimenti personali, se parlo del mio passato e della redazione di Radio Blu, ma questo è un blog costruito per il piacere di discorrere di cose personali e viola e non un giornale od un rotocalco sportivo.
Noto malanimo in alcuni post e non ne capisco la ragione: per parlare professionalmente di Fiorentina ho diverse tribune, oltretutto dirigo il Pentasport e quindi credo di essere già abbastanza in prima linea.
Vabbeh, tanto con queste persone sarà dura intendersi.
Piccoli appunti su Trondheim, che come ospitalitàmi ricorda un po’ Groningen, compresa la disponibilità della società, a cui ho chiesto di montare a tempo di record un impiento di amplificazione con microfono.
Mi pare che l’Uefa faccia bene a Prandelli e quindi pure alla squadra.
Cesare e Jorgensen mi sembravano molto tranquilli, in vena di battute, forse coinvolti dal clima goliardico di una conferenza stampa svoltasi in una palestra con tanto di scarpe per terra e ragazzi appena usciti dai pesi che assistevano incuriositi.
Un po’ strana la scelta di non “provare” il campo, che comunque, per quello che ho visto, non è affatto disastroso come si temeva.
In conclusione abbiamo tutte le possibilità per andare avanti e mi pare che tutti qui ci credano fermamente.

Da perfetto provinciale, sto preparando una trasferta stile Totò e Peppino quando vanno per la prima volta a Milano e si portano dietro un’armatura degna di una trasferta in Groenlandia.
Quanto freddo farà a Trondheim? Parecchio, sembra.
Stasera ascoltavo lo straordinario lavoro di Fabio Russo dalla Norvegia e pensavo che io una cosa del genere non riuscirei mica a farla, con quella precisione, con la capacità ormai indispensabile nel nostro lavoro di abbinare l’ottimo prodotto giornalistico alla sapienza tecnica di tagliare, montare e spedire via internet tutti i servizi e le interviste del Rosenborg a tempo di record.
Mi consola il fatto che a giro di gente come lui o altri ragazzi della nostra redazione (vedi Loreto a Bergamo o Poesio da Marbella) ce n’è veramente poca e quella poca è quasi tutta a Radio Blu.
Scusate lo scivolone stile amarcord, ma mi vengono in mente le prime interviste “quasi dal vivo” mandate in onda vent’anni fa a Radio Blu.
Campionato 87/88, a Pescara eravamo solo io e Ciuffi, registrai tutto dopo la radiocronaca e mi fermai al primo bar vicino allo stadio per appoggiare il registratorino al telefono.
Il problema è che, telefonini a parte, viaggio ancora con il registratorino e che dall’anno scorso, quando cioè devo fare un’intervista importante con gli ottimi mezzi tecnici messi a disposizione dalla nuova proprietà, vado nel pallone più totale finendo col provare e riprovare il meccanismo fino allo sfinimento.
Comunque sia, domani si parte per una trasferta strana, con poco appeal sulla carta perché siamo solo ai sedicesimi e Manchester è così lontana…

A me sarà pure presa la fissazione su Corvino, tanto da dedicargli fin troppi post, ma a qualcuno è presa la stessa cosa con Montolivo e non mi riferisco certo a Prandelli, con cui però una volta su cento non sono d’accordo, se attribuisce a lui gran parte delle responsabilità del secondo pareggio bergamasco.
Scusate, ma mi fido dell’impressione dal vivo e vi assicuro che guardando la partita dalla tribuna stampa Montolivo ha fatto una gran cosa nel rubare con uno scatto di venti metri al novantesimo quel pallone a Coppola.
Poi è andato tutto sulla destra e, secondo me, ha provato a metterla in mezzo, non a tirare, ma era a fine corsa ed è venuto fuori un crossettino piccolo piccolo.
Ha sbagliato la fase finale, è vero, però da qui a dire che Muslinovic ha pareggiato per colpa sua ce ne corre.
Bisogna sempre cercare di essere obiettivi ed io capisco che Montolivo sta deludendo le aspettative di chi si immaginava per lui un altro campionato, ma non si può equiparare la sua azione a quella di Santana, che contro il Milan lascia inspiegabilmente lì il pallone con un colpo di tacco.
E lo stesso Santana e, soprattutto, Ujifalui dov’erano nei dieci secondi successivi, quando sulla destra si è aperta un’autostrada?
Per la cronaca cinque minuti lo svagato Ufo era stato saltato come un birillo da tale Belleri, anonima riserva dell’Atalanta, entrato in campo al posto dell’altra riserva Manfredini.
E allora proviamo a smettere di cercare capri espiatori e pensiamo a rimettere serenamente a posto le cose perché la Champions eè ancora lì, a portata di mano.

ECCO LE RISPOSTE

E’ chiaro che stiamo perdendo i punti di troppo arrivati nel trittico Parma-Torino-Empoli.
In questi casi però conta solo l’ultima sensazione ed ovviamente fa male lasciare la vittoria lì, ad un passo.
Conterà molto lavorare sulla testa, ma noi abbiamo il migliore sulla piazza e possiamo stare tranquilli.
Mi preoccupano di più le condizioni di Liverani e Mutu, perché senza di loro in Norvegia sarà dura e ancora più complicato mi pare l’incontro col Catania proprio per quello che ha detto Prandelli a fine partita a proposito delle difficoltà di prepararsi in 24 ore, dopo il ritorno dei nazionali.
La squadra, se tutto andrà bene, sarà a Firenze alle 4 del mattino di venerdì…
Tornando a ieri, grande ancora Pazzini e finalmente un Semioli che valeva la spesa estiva, preoccupante Ufo, un po’ in calo Gamberini e ancora alla ricerca di se stesso Pasqual.
Chiudo con una domanda che vuole assolutamente essere polemica: ma cosa ha Vieri? Dopo Marbella pare essere quello del Milan, speriamo che sia solo un passaggio a vuoto momentaneo.

Guardiamo se riesco a farmi capire una volte per tutte su Pantaleo Corvino.
Leggo semplicemente i numeri, mi volto all’indietro e scopro che mai da quando seguo professionalmente la Fiorentina, stiamo parlando degli ultimi trent’anni, la squadra ha imbroccato tre ottime stagioni consecutive.
Certo, Prandelli è straordinario, ma io non ho ricordi di una squadra costruita male che poi faccia faville.
E allora li vogliamo mettere se non sullo stesso piano, almeno vicini Prandelli e Corvino?
Per questo dico con convinzione che è il migliore degli ultimi venticinque anni e chi pensa che tale affermazione sia frutto della mia paura di non avere più interviste da parte sua offende me e offende pure Corvino.
Tanto per chiarirci una volta per tutte: chi scrive è riuscito a sopravvivere ad una congiunzione astrale che ad un certo punto della sua vita professionale lo vedeva contrapposto contemporaneamente a Batistuta, Antognoni, Poggi e Malesani, quindi cosa volete che sia se qualche volta Pantaleo mi tiene il broncio?
Corvino è abile, molto abile come direttore sportivo, che non vuol dire solo comprare o vendere i giocatori.
Esiste infatti la gestione dei rapporti durante l’anno, fatto di cui si parla pochissimo perché pochissimo si sa e questo è un altro suo merito.
Poi c’è la gestione mediatica e qui siamo al quasi disastro.
Ci sarà pure un motivo se diciotto mesi fa i tifosi intitolavano entusiasti una via a Pantaleo, mentre adesso una percentuale minima eppure significativa di loro lo contesta.
Corvino vede troppi nemici nella stampa, vorrebbe il plauso continuo e generalizzato per quello che ha fatto (e ha fatto molto), confonde a volte i giornalisti con i tifosi.
Ma noi possiamo/dobbiamo analizzare, porre domande anche scomode, dire la nostra, l’importante è che si faccia con onestà intellettuale.
Non è quindi possibile che le sue ultime conferenze stampa di Corvino con la squadra al quarto posto e ancora in corsa per Uefa e Coppa Italia si trasformino in una rissa continua con i media.
Basta ricordare la sua ultima intervista a Radio Blu: io facevo normalissime domande e lui per dieci minuti si è scatenato contro me e la stampa, che a suo dire riportava male il Corvino pernsiero ai tifosi.
Poi si è calmato ed è cominciata la vera intervista, ma prima sembrava caricato a molla.
Non credo sinceramente che a livello di immagine una società che ha come massimi esponenti i fratelli Della Valle, come dire lo stile fatto persona, ne esca troppo bene.
Come ho già detto, però, questo aspetto è marginale rispetto al resto, perché a me come a voi interessa il Corvino che fa il bene della Fiorentina e mi pare che su questo ci sia poco da dire.
Meglio un direttore sportivo iracondo ma capace che un altro che si presenta bene, sorride affabile alle nostre domande, ti porta fuori a cena, però poi costruisce una squadra da decimo posto.
E una squadra da decimo posto anche con un allenatore straordinario come Prandelli può al massimo arrivare ottava…

CI SONO LE RISPOSTE

Calcio impietoso: dopo la peggiore partita di Santana, con annesso errore decisivo per la ripartenza del Milan, ti piazzi davanti al televisore e ad ogni dribbling di Quaresma provi a fare uno sforzo di memoria per ricordarti i motivi per cui non l’abbiamo preso prima che lui diventasse…Quaresma.
Poi ti vengono in mente le parole di Corvino su Balotelli ancora quindicenne e la trattativa sfumata con i suoi genitori adottivi e davvero ti viene da mangiarti le mani.
Ed allora, se io fossi un guru della comunicazione, consiglierei al nostro ottimo direttore sportivo di non raccontarcele più queste cose, di non dirci più delle volte in cui siamo stati vicinissimi al colpaccio e poi , per un motivo o per l’altro, non ce l’abbiamo fatta.
Tanto, lui resta lo stesso il più bravo degli ultimi venticinque anni di Fiorentina (sì, ribadisco, anche se alcuni di voi non sono d’accordo), ma noi eviteremmo di avere ogni tanto dei rimpianti e ci godremmo di più questi anni più che soddisfacenti.

Scoprendo del sondaggio di fiorentina.it sul giornalista preferito solo dal post di un utente di questo blog, h0 già fatto un piccolo passo in avanti.
E dopo la carota, il bastone, cioè la confessione: sono appena tornato a casa, ho aperto il computer per moderare i commenti, senza neanche avere a causa della fame la forza di rispondere, ho letto l’informazione e ho cliccato subito su fiorentina.it, non facendo il solito giro via internet: repubblica, violanews, fiorentina.it.
No, stavolta via immediatamente sul sito del mio amico Prizio per vedere come ero messo in classifica, cominciando a scorrere un po’ preoccupato i nomi (oh, ma li ha messi proprio tutti, così smettono di lamentarsi…).
Non voglio dare risultati, ma solo raccontare questa piccola miseria personale per spiegare come il nostro mestiere sia inevitabilmente narcisista, almeno per quasi tutti.
Poi, certo, ci sono pure le mosche bianche, quelle a cui della firma o di apparire non importa niente.
Io non appartengo certo a questa ristrettissima categoria visto che, come diceva il mio grande maestro Sandro Picchi quando ero un borsista a La Nazione, avrei firmato anche le lettere anonime…
Chissà quanti dei miei colleghi avranno il coraggio di fare outing e di confessare fino in fondo la verità su narcisismo e voglia di apparire.
Operazione molto furba, perfida e geniale quella di fiorentina.it: per almeno una settimana il sito campeggerà a lungo in tutte le redazioni fiorentine e in tanti si insinuerà il sospetto sbagliato che il voto sia pilotato.
Intanto però va registrato un piccolo miglioramento delle condizioni mentali del padrone di casa di questo blog: dopo quattro anni consecutivi non mi sono dato il voto e giuro a tutti voi che resisterò alla tentazione di darmelo domani.

GIORNATA TRISTE PER IL GIORNALISMO FIORENTINO PER LA MORTE DI LORIS CIULLINI
PER OTTO ANNI LUI E PALOSCIA COMMENTAVANO A TURNO LA PARTITA SU RADIO BLU IN UN’ALTRA ERA GEOLOGICA, QUANDO ANCORA NON C’ERANO I TELEFONINI
LO CHIAMAVO “MAESTRO DI GIORNALISMO2 E OGNI TANTO DISCUTEVO CON LUI, SAPENDO PERO’ DI POTERCI SEMPRE CONTARE, NON A CASO PER TRE ANNI MI HA FATTO IL FALSO ACCREDITO PER ENTRARE NEGLI STADI DOVE LE RADIO ERANO INSEGUITE DAGLI ISPETTORI DELLA LEGA CALCIO
CIAO LORIS, CI MANCHERAI

Siete veramente tantissimi e quindi provo a ribadire il mio punto di vista su alcune questioni che mi sembra siano emerse più delle altre nei vostri post.
Questione fischi: può anche darsi che tutto sia iniziato dalla curva rossonera, ma i fischi ci sono stati e mi pare difficile stare a sindacare su quale fosse il motivo di questo atteggiamento che trovo assurdo.
Ai cinici che parlano di una “vecchia di 97 anni”, rispondo che al di là della mancanza di rispetto verso la vita, la signora Rosa Bossi Berlusconi era la mamma del presidente della squadra avversaria e che quindi era giusto la fascia al braccio del Milan e per rispetto avere un atteggiamento dignitoso durante il minuto di raccoglimento. Ripeto: episodio da censurare senza mezzi termini.
Questione Corvino: ora qualcuno si è messo a darmi dell’aziendalista, ma ieri la Fiorentina ha giocato bene oppure no? E allora cosa c’entrano i mancati acquisti o, meno ancora, le cessioni di Balzaretti, Van Den Borre, Lupoli e Pazienza? Se siamo da tre anni in zona Champions sarà merito anche di Corvino, che vorrei meno aggressivo col mondo che lo circonda, ma ormai il discorso è vecchio.
Questione Pazzini: come si fa a dire che non ha giocato bene nel primo tempo? Ha sempre anticipato Nesta, ha provato a tirare in più occasioni, ha fatto gioco. Se poi uno rimpiange Toni, lo può fare tranquillamente perché Toni era ed è certamente più forte, ma ieri Pazzini è andato meglio di Gilardino.
Questione Santana: o ci crediamo oppure lo vendiamo. Ha sbagliato partita, ha sbagliato nell’azione del gol del Milan, ma lo vogliamo scaricare dopo aver detto per mesi che ne avevamo bisogno?
Questione scontenti: ragazzi, calma. Qui sembra che tutto sia crollato, che non ci sia più niente ed invece la Fiorentina ha forse giocato la migliore partita della stagione ed è quarta in classifica.

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