Padroni di non crederci, ma sarò molto emozionato questa sera quando tornerò a parlare nel luogo dei miei fantasmi infantili, la palestra della scuola ebraica fiorentina.
Presenterò insieme a Davide Sadun un libro bellissimo e amarissimo: “Dallo scudetto ad Auschwitz” di Matteo Marani, brillante penna del Guerin Sportivo, che si è fatto tre anni di ricerche per raccontare la storia di Arpad Weisz, geniale allenatore ebreo ed ungherese degli anni trenta, deportato ed ucciso ad Auschwitz.
Sarò emozionato perché mi ricorderò certamente dell’angoscia con cui aspettavo di recitare da bamabino i miei trenta secondi di poesia e dire una o due battute nella recita scolastica (mai avuto un ruolo da protagonista, un po’ per via della erre moscia e molto per la scarsa attitudine al palcoscenico).
Dopo quasi 35 anni ci voleva proprio qualcosa di speciale per farmi tornare sul luogo del delitto e questo libro vi assicuro che lo è perché spiega meglio di cento dibattiti molte cose sul razzismo.
In tutti i sensi e non solo contro gli ebrei.
L’ingresso è libero e mi farebbe piacere incontrare in via Farini qualcuno di voi.