Quando Francesco Totti nasceva, stavo preparando la festa in casa per i miei 16 anni.
Ricordo tutto di quel giorno molto particolare e, per una serie di motivi, non proprio bello.
Ci pensavo nel leggere le giuste celebrazioni per un campione straordinario andando a scavare nella memoria, perché a me piace molto ricollocarmi nel tempo.
Ricordare cioè cosa stessi facendo e che persona fossi in quel determinato momento della mia esistenza: non so se è un tratto comune a molti altri, a volte aiuta a capire gli sbagli fatti.
Quello che ancora non sapevo in quel compleanno adolescenziale di quaranta anni fa (mamma mia, quanto è difficile essere adolescenti e poi ancora di più essere genitori di adolescenti!) è che una settimana più tardi avrei incontrato una ragazza molto carina che, quasi quattro decenni dopo, attraverso gli imperscrutabili mutamenti del cuore sarebbe poi diventata la compagna della mia vita.
E’ a lei che dedico questi miei “primi” 56 anni.
E anche a tutte le persone che mi vogliono bene, compresi (spero) tanti di voi che ogni mattina si prendono la briga di leggere questo blog.