Come forse avrete letto o sentito, faremo la radiocronaca anche nella stagione 2014/2015.
Scherzando, ma fino ad un certo punto, da qualche tempo vo ripetendo a chi mi sta intorno che la vera notizia sarebbe quella che “Radio Blu non fa più la radiocronaca”, visto che siamo in pista dal campionato 82/83, cioè quando ancora giocava Zoff, pensa te.
In una serena e un po’ imbarazzante retrospettiva dei miei ultimi 27 anni di vita professionale, cioè dal 1987 oggi, devo candidamente confessare di aver frantumato per questa storia i cosiddetti a due mogli e un bel po’ di amici che hanno sopportato con cristiana rassegnazione (non mi pare che ci fossero ebrei nell’elenco…) le mie masturbazioni mentali sull’argomento, spesso frutto di diverse notti insonni.
Tutto questo è accaduto almeno fino al 2008 e sono stati anni in cui il drago (cioè il nemico che si frapponeva tra me e la mia voglia di di trasmettere la Fiorentina) ha assunto varie sembianze, alcune in verità un po’ fantasiose: Matarrese, l Rai, il network che doveva spazzarci via tutti, l’ispettore della Lega Calcio, il partito politico che stava dietro ad un’altra radio, i miei rapporti con i mammasantissima del gruppo Cecchi Gori, i tanti soldi sbandierati dai concorrenti, la C2, la ritrosia della vecchia proprietà nel continuare a spendere, l’ostilità di Corvino, i vari cambi all’interno della Fiorentina.
Negli ultimi tempi sulla storia della radiocronaca mi sono parecchio calmato, sarà l’età, anche se poi bisognerebbe chiedere a Letizia e alla redazione se sia vero oppure no.
C’è comunque un momento magico, in trasferta, in cui passo cinque minuti solo con me stesso ed è bellissimo.
Succede quando la Fiorentina effettua il riscaldamento ed io comincio a pensare a quante volte sono stato in quello stadio, alla fortuna che avrò nel raccontare da lì a breve la partita, a quanto in fondo, al di là della fatica, ami ancora tantissimo ciò che faccio.
Non so quanto potrà ancora durare, intanto mi sono allungato il godimento fino a giugno del 2015.