Stasera al Pentasport andrà in onda uno speciale di novanta minuti dedicato all’unico campione che dal 2000 in poi era ancora capace di emozionarmi, Roberto Baggio.
Io ho avuto l’idea (poco originale per la verità, visto che domenica compie 40 anni) e ho fornito contributi d’epoca preziosissimi, il resto è tutta opera dell’ingegno e del lavoro di Ernesto Poesio, che è rimasto tre giorni barricato a Caldogno.
Baggio non ha parlato al microfono, ha solo detto a Poesio di abbracciare per lui Firenze e di salutarmi.
E qui rivelo un piccolo aneddoto: insieme al fisioterapista Pagni sono stato l’unico ad essere “omaggiato” di una prefazione di Roberto per un libro.
Successe nel febbraio 2003 con “La mia voce in viola”.
Io chiamai Petrone, il suo procuratore, e posi la richiesta.
Lui, Petrone, mi fece capire che non c’era niente da fare, era un’impresa impossibile, salvo poi richiamarmi dopo due giorni per dire che Baggio aveva accettato, sicuramente in memoria dei nostri comuni trascorsi fiorentini.
La cosa incredibile è che io Roberto non l’ho mai visto, tutto è avvenuto via email: bozze del libro, sua prefazione e correzioni.
E un anno dopo mi fece sapere che avrebbe regalato la sua divisa a quel tifoso viola afflitto dalla SLA che stravedeva per lui.
Anche in quel caso tutto avvenne tramite una comune conoscenza, Freanco Boldrini.
Di Baggio, fisicamente, nemmeno l’ombra.
Racconto queste cose per spiegare come Roberto esca completamente dalla tipologia del calciatore medio: potrebbe guadagnare quello che vuole con la pubblicità o con le ospitate, ma preferisce portare i figli a scuola, aiutare il padre Florindo nel sistemare i pali della porta del suo vecchio campetto e vivere molto sereno.
Stasera non perdetevi questo tuffo nel passato, io non ho sentito niente, ma ci sarà da divertirsi.

TRASMISSIONE STRAORDINARIA, GRANDISSIMO POESIO, CHE HA LAVORATO UNA SETTIMANA FACENDO SPESSO LE DUE DI NOTTE PER ARRIVARE AL RISULTATO CHE AVETE ASCOLTATO.
VERAMENTE BRAVO, FORSE ABBIAMO UN CAVALLO DI RAZZA IN PIU’ A RADIO BLU