La battuta non è mia, come forsi molti di voi sapranno, ma di Woody Allen, che potrebbe a sua volta averla ripresa da altri comici.
Qui però la faccenda è particolarmente seria e proverò a spiegarla cercando di essere lucido.
Io ho paura di quello che sta accadendo in Italia, ma al tempo stesso non voglio essere prigioniero di questo sottile terrore che mi accompagna la mattina quando vado a leggere le ultime uscite di uno dei comici che a me piacevano di più.
Ce la siamo voluta?
Ok, è andata così.
Potevamo fare qualcosa in più tutti, magari anch’io mi sarei dovuto impegnare maggiormente e non solo essere informato.
Però ora trovo assurdo che il mio futuro e quello della mia famiglia debba essere legato alle alzate di ingegno di Grillo, alla sua anti-politica, al suo essere sempre e comunque contro.
Da quasi trentaquattro anni lavoro tredici ore al giorno per sei giorni alla settimana, ed è un calcolo fatto per difetto, ho mille preoccupazioni, da me dipende il destino lavorativo di tanta gente e onestamente credo proprio di essermi meritato quello che ho: non riesco a trovare il motivo del perché la mia vita debba essere condizionata dall’apertura di Casaleggio al PD o di Grillo ai tecnici.
Purtroppo però è un po’ così.
Perché, lo ripeto, io ho paura di ballare sull’orlo del burrone: per ora in Europa non ci danno troppo peso, ma se continuiamo ancora per un po’ così qui si va tutti di sotto.
L’idea che non condivido è quella della formazione di un governo composto dai pezzi migliori di PD e PDL (ahi!), qualcosa che permetta di sfuggire al ricatto grillesco, perché non sono loro la maggioranza del Paese e per ora nei primi passi post elettorali questa ondata di novità mi ha terrorizzato per la vaghezza dei comportamenti, per aver detto tutto e il contrario di tutto, per avere spesso usato un linguaggio offensivo.
Speriamo in Napolitano, speriamo nell’intelligenza delle persone di buona volontà.

Qui c’è un equivoco di fondo che va chiarito immediatamente: io non giudico assolutamente chi ha votato Grillo e nemmeno do colpe al Movimento 5 Stelle per l’attuale situazione.
La responsabilità è tutta dei partiti che hanno governato fino ad oggi, compreso quello a cui da anni affido il voto.
Il mio discorso è un altro: mi fa paura la confusione che regna sovrana nel cielo della politica, vorrei qualcosa di costruttivo e temo che questa incertezza ce la faranno pagare, prima o poi.
Mi piacerebbe una convergenza PD-5 Stelle, ma vedo che è quasi impossibile, che il Movimento vuole governare da solo (e non è possibile per i numeri) oppure dice no a tutto.
Per questo, come ho scritto nel titolo, ho delle idee che non condivido, perché la storia del Governissimo è veramente brutta, ma mi spiegate che alternative abbiamo se Grillo continua su questa strada?
Evitate quindi di offendere, anche perché, e lo dimostra la mia storia personale, io do il massimo rispetto a tutti, tranne a chi nega la democrazia, e quindi quello che penso nei confronti di chi ha votato 5 Stelle l’ho già detto a ridosso del voto e sono giudizi che non hanno niente di negativo.
Alla fine un consiglio per tutti: perché invece di considerare l’interlocutore un nemico non si torna a dialogare?