“Io mi sento fiorentino e per fortuna lo sono”: ho omesso il non e il purtroppo dall’ultima fatica di Gaber per spiegare il mio sentire.

Essere nati a Firenze è, per usare un francesismo, un colpo di culo eccezionale, magari se dall’altra parte esiste davvero qualcuno (cosa di cui dubito fortemente) quel giorno speriamo lontano ringrazierò con tutto il cuore.

Altra cosa è però avere a che fare con i fiorentini se arrivi da fuori, soprattutto nel calcio, che a Firenze rimane il traino sociale ed emotivo della città.

Ultimo esempio, le ragazze.

Stamani all’edicola si bubava per la sconfitta di ieri con la Juve: “eh, se almeno i Della Valle spendessero un po’…”. Lo aveva fatto anche Leonardo Vonci lunedì scorso a Viola nel cuore.

Quando le ragazze vincevano lo scudetto e la Coppa Italia, cioè sei mesi fa, a nessuno venne in mente di dire bravi ai dirigenti e alla proprietà, ora invece…

Non cambieremo mai e non vogliamo farlo perché siamo convinti che meglio di noi al mondo non ce n’è.

E forse abbiamo pure ragione.