Per merito (o per colpa) della Fiorentina, niente settimana bianca a marzo, ma, senza entusiasmi particolari, eccoci qui nella fantastica Val Badia a passare le vacanze tra Natale e Capodanno.
Senza entusiasmi particolari perché sapevo bene cosa avrei trovato: code, prezzi alle stelle, giornate corte, rischio di brutto tempo.
L’unica cosa sorprendente è che non è cambiato niente a livello di prenotazioni rispetto all’ultima vola che avevo vissuto la stessa esperienza,cioè qui è come se la crisi non fosse mai passata, figuriamoci poi se si sente adesso.
Nei discorsi in cabinovia o nelle attese agli impianti sento parlare solo di neve più o meno buona, di cosa propongono i locali di Corvara, del tempo per domani e cose simili.
Ovviamente, così prevengo qualsiasi ragionamento sull’argomento, io e la mia famiglia facciamo parte di chi sta (almeno per ora) più o meno comodamente nella zona privilegiata della società civile, ma sono abituato a farmi domande, anche quando non trovo della riposte.
Per questo mi chiedo che razza di Paese sia mai diventato quello in cui viviamo, una Nazione in cui i poveri aumentano a dismisura attingendo a piene mani nella ex classe media.
Il concetto è sempre quello: essere disposti a rinunciare a qualcosa (magari pure a dimezzare i miei sei giorni in montagna) per una più equa distribuzione della ricchezza, sempre però seguendo criteri meritocratici.
Quando ero giovane tutto questo si chiamava socialismo, adesso non lo so più.