Quanto mi manca Manuela, quanto avrei voluto vederla sentirla in questo ultimo anno, farmi consigliare, ascoltare le sue parole mai banali.
E quanto corre in fretta il tempo: sono già passati cinque anni da quando è “dovuta partire” e uso questa espressione, partire, perché se fosse dipeso da lei non se ne sarebbe mai andata.
Attaccata alla vita, combattente fino a quando le forze l’hanno sorretta, capace di dolcezze che chi l’ha conosciuta solo come polemista calcistica nemmeno riesce ad immaginare.
A volte mi sorprendo a pensare dentro di me, e nell’ultimo anno più che mai: cosa avrebbe detto Manuela?
Sarebbe d’accordo con quello che sto facendo o no?
Questa è l’eredità più bella che una persona può lasciare alle persone a cui ha voluto bene, altro che soldi, case o gioielli.
“Voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi”.