A me sfugge qualcosa di fondamentale, ma deve essere una mia mancanza: se votiamo un’altra volta a settembre, per quale strana congiunzione astrale i risultati dovrebbero essere così diversi da determinare una maggioranza certa?

L’unica variabile potrebbe essere Salvini che si sgancia da Berlusconi e con le mani libere poi si mette d’accordo con Di Maio, dando pure una bella aggiustata ai rispettivi programmi per arrivare la famoso contratto.

Il punto centrale (e vergognoso) è la legge elettorale, ma tutti sapevano che sarebbe finita così, con l’ingovernabilità, che è poi la cifra italiana perchè in Italia chi prova davvero a comandare con un minimo di piglio è inevitabilmente destinato a perdere nelle elezioni succesive.

La confusione è molto alta sotto il cielo, confesso di essere disorientato dai giri di valzer molto “andreottiani” dei 5 Stelle, dal voluttuoso rapporto tra PD e potere, vedi alla voce poltrone da occupare come sostegno a Di Maio.

Lo sono meno davanti alle folli dichiarazioni di quel simpatico signore di quasi 82 anni che ormai dice tutto e il contrario di tutto e mi pare che alla fine chi  ne esce meglio è proprio Salvini, non fosse altro che per la coerenza nel seguire una certa linea e per la lealtà dimostrata con gli alleati.

Alla fine però trovare la quadra giusta per il nuovo Governo è diventato più difficile che allestire una squadra per l’Europa con l’autofinanziamento.