Finirà, perché prima o poi finirà, e poi?

Cosa resterà di questo tempo sospeso, di questo servizio militare esistenziale?

A me rimarrà la sensazione della ripetitività delle mie giornate, con la sensazione di fare qualcosa di utile, sia nella professione che per le persone che amo.

Non saranno tutti ricordi negativi: alla fine il fatto di essere stati in questi mesi più giovani (o meno anziani) declinerà tutto in uno sfondo quasi nostalgico, perché non sono stato toccato negli affetti o ferito dalla malattia.

 Sarà stato un periodo unico, qualunque sia la sua durata, ci saranno libri e film, certamente i nostri figli e i nostri nipoti ne avranno una traccia indelebile, come accadde a me nel 1966 nei giorni dell’alluvione.