Una volta Panatta definì John Mc Enroe in modo straordinario: “E’ uno strano tipo, che pensa di essere Mc Enroe”.

Ecco, Giancarlo Antognoni è l’esatto contrario, nel senso che non hai mai pensato davvero di essere Antognoni, con tutto quello che il personaggio rappresenta nelle nostre vite.

Ne fosse appena consapevole, non sarebbe così.

Ad ogni compleanno si ripete il rito degli omaggi, che sono sinceri perché nessuno, ma proprio nessuno, in 48 anni di presenza nel mondo del calcio lo ha mai visto o sentito atteggiarsi come se, appunto, fosse Antognoni, cioè la storia della Fiorentina e uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi che però, secondo me, non ha mai espresso completamente le sue doti straordinarie.

Non sentirsi Antognoni è una dote naturale, esattamente come la sua corsa a testa alta col pallone tra i piedi: entrambe sono rarissime.