Se e quando succederà che Cesare Prandelli lasci la panchina viola, il tutto avverrà alla luce del sole, con una sua conferenza stampa, guardando metaforicamente negli occhi la città.
Perchè questa è la cifra dell’uomo, la sua onestà verso se stesso e gli altri.
La storia del passaggio alla Juve non esiste, o meglio: esiste solo nelle voglie bianconere, ma poi si si ferma lì.
Prandelli è troppo onesto per rescindere unilateralmente un contratto e ha già dimostrato con l’Inter (bastava una sua minima disponibilità e Moratti sarebbe arrivato di corsa) che ai soldi dà il giusto peso.
Se poi mi sarò sbagliato, sarà una delusione, tra le più grosse certamente della mia vita professionale.