Diana, o al massimo Pizzarro: il resto era robuccia di contorno.
Semioli, Mesto, anche Esposito non mi sembravano il massimo per il famoso “salto di qualità”.
A quanto ne so, con Diana c’era già l’accordo per l’ingaggio, la Sampdoria ha vacillato a lungo, poi Garrone ha avuto paura della reazione della piazza e forse anche di Novellino, che sulla piazza medesima ha grande ascendente.
Semmai ci sarebbe da chiedere come mai di Diana ci siamo accorti solo adesso e non invece quando girava come una trottola sull’asse Brescia-Parma-Genova, perché a me è sempre sembrato un giocatore superiore alla media.
Comprare tanto per comprare non aveva senso.
In fondo è stata una dimostrazione di forza per non farsi prendere per il naso da chi voleva speculare sulle possibilità economiche di Della Valle.
E domani aspettiamo, e speriamo, che avvenga il sospirato rientro in rosa di Bojinov.

P.S. Questa storia delle lacrime del bulgaro per via della mancata cessione all’Inter è vermente penosa, se possiamo cerchiamo di parlarne il meno possibile.
Strano che una Tv dai grandi contenuti come Sky, in una fase di guerra sui diritti del calcio, sia scesa al livello di Novella 2000, molto strano…