Premessa necessaria: non ho scheletri nell’armadio, non devo favori a nessuno, non mi sono mai iscritto a nessun partito per entrare a lavorare, tutto quello che ho fatto nella vita, errori compresi, è frutto unicamente del mio lavoro e delle mie capacità.

Figuriamoci quindi se mi faccio intimidire da ciò che è successo nelle ultime ore nel variegato e per me incomprensibile popolo dei social.

Stanno circolando tra i tifosi i messaggi che mi sono scambiato con la redazione in occasione del flash mob precedente alla gara col Milan: sarebbero cose private e quindi è stata avviata un’indagine con la Polizia Postale, ma siccome, appunto, non ho niente da nascondere, ecco il racconto della vicenda.

La protesta era prevista alle 16, fuori quindi dal nostro orario classico di trasmissione, e ho deciso che non valesse la pena di fare una diretta fiume perché secondo me non ne esistevano i presupposti: dieci minuti di urla e rabbia contro i Della Valle si potevano raccontare in apertura del Pentasport alle 18, anche perché di Fiorentina quel giorno ci saremmo occupati già otto ore.

Tutto qui.

C’è poi stato un dibattito interno perché diversi redattori non erano d’accordo con me e io ho invitato tutti a comportarsi da giornalisti, valutando la reale portata della cosa, e ho chiesto non fare gli ultrà, ricordando inoltre come non mi sia mai andato bene il concetto del tanto peggio, tanto meglio.

Ergo: con la Fiorentina ci lavoriamo, nel senso che è l’argomento di cui ci occupiamo all’80% tutti i giorni, e se crolla il sistema Fiorentina “andiamo tutti a casa”, nel senso che viene meno ciò che interessa a chi ci ascolta.

Ho anche ricordato che spesso abbiamo preso posizioni scomode, che molti in società si sono arrabbiati per le nostre trasmissioni e che avremmo continuato a mantenere la nostra indipendenza, ma, nonostante le idee di alcuni, da direttore non ritenevo opportuno fare la diretta.

Personalmente poi, pur rispettando il parere di tutti se espresso senza offese o minacce,  non ero d’accordo con quel tipo di protesta e l’ho anche detto via radio, ma quella era una mia semplice valutazione.

Sbagliata o giusta che sia stata la mia decisione, rifarei tutto, messaggi “rubati” compresi.

P.S. Sui nostri social sono andati in tempo reale e sono ancora presenti i video della contestazione

Se avessi voluto censurare, come scrive qualche idiota, li avrei fatti inserire?