Se le gare con Torino e Roma si fossero svolte all’inizio della stagione, oggi avremmo tutto un altro stato d’animo perché le occasioni da gol nelle due gare sono state almeno dieci e qualcosa di buono si è visto.

In questa valle di lacrime che è diventata la classifica della Fiorentina siamo invece a commentare l’ennesima occasione mancata per arrivare non si sa dove, ma per regalarci almeno una sera tranquilla e soddisfacente.

Prendersela sempre con Pioli è un esercizio ripetitivo e inutile, non può essere merito degli altri quando le cose funzionano e al contrario colpa solo del tecnico se non vinciamo più.

Queste gare devono servire a capire chi è da Fiorentina e chi no, perché bisogna rovesciare il concetto: non sono i giocatori a farci un piacere a vestire la maglia viola, ma è esattamente il contrario.

Speriamo che lo capiscano in questi ultimi cinquanta giorni della stagione.