Un conto è la simpatia personale e anche la stima verso Pioli e Corvino, un altro è analizzare la stagione della Fiorentina.

Questo punticino contro la Lazio, seppure raggiunto con l’ennesimo sussulto d’orgoglio, ci lascia all’ultimo posto nel campionato delle seconde linee e chiude ogni discorso europeo per quanto riguarda la classifica.

Meritatamente ultimi, mi verrebbe da dire, perché le altre, cioè Sampdoria, Torino e soprattutto la formidabile Atalanta del simpatico Gasperini, hanno un’altra consistenza e infilano, o hanno infilato, filotti che non abbiamo neanche sfiorato.

Se non finiamo settimi abbiamo sbagliato la stagione, se restiamo decimi siamo al fallimento, a meno che in Coppa non si vada in finale.

Difficile quindi pensare di ricostruire con gli stessi uomini, dopo due anni senza Europa e con la seconda stagione in cui si è fatto peggio della prima.

Aspettiamo le prossime partite con sempre meno fiducia: sono considerazioni tristi, ma purtroppo inevitabili, che i responsabili maggiori di tutto quello che sta accadendo, cioè i Della Valle, dovranno fare per il bene della Fiorentina.