Nell’estate del 1982 la Juve aveva appena rubato lo scudetto alla Fiorentina, era infarcita di Campioni del Mondo, aveva in pratica riacquistato lo squalificato Rossi e, come se non bastasse, aveva preso i due giocatori europei più forti del momento: Platini e Boniek.

Allora come oggi sullo scudetto nessuno aveva dei dubbi: l’avrebbero rivinto loro per il terzo anno consecutivo, per una volta perfino regolarmente, dopo averlo scippato prima alla Roma (il famoso gol in fuorigioco di Turone) e poi a noi.

Il campionato era dunque una pratica già chiusa, tutti erano concentrati sulla Coppa dei Campioni, mai vinta nella storia e infatti persa ancora in finale ad Atene contro l’Amburgo.

Qualcuno vada a rivedersi come finì quella stagione in Italia, perchè nel calcio, ed è il suo bello, non esistono certezze assolute.

Neanche con Cristiano Ronaldo.