In un mondo in cui la ricerca del maggior guadagno è sempre contrabbandata come una scelta di vita, è passata sotto silenzio la decisione di Adrian Mutu di continuare il suo rapporto con la Fiorentina senza se e senza ma.
Gli hanno offerto tre volte l’ingaggio che prende a Firenze, sia dalla Germania che dalla Spagma, e lui ha detto no grazie, senza piantare casini o bussare a quattrini.
Non lo voglio santificare e può darsi che abbia lo stesso un adeguamento del contratto, ma ricordiamoci di quello che è avvenuto nel corso degli ultimi dieci anni con altri giocatori.
E tanto per non far nomi ne cito due che sono stati tra i grandissimi della Fiorentina: Batistua e Toni.
Tralascio le figure di contorno che non possedevano la capacità di questi due straordinari bomber, due professionisti che hanno cercato di monetizzare al massimo le loro enormi qualità, esattamente come accade al 99% dei loro colleghi.
Riflettiamoci un attimo, perché mi pare che in pochi lo dicano o lo scrivano.