Quell’uomo trasmette emozioni.
Sto parlando di Cesare Prandelli, con cui ho parlato una mezz’ora ieri, ricavando un’intervista che andrà in onda stasera nel Pentasport.
L’ho conosciuto tre anni e mezzo fa a casa sua, quando era nell’anno di stop e non è cambiato di una virgola, anche se gli si è rovesciato il mondo addosso.
Umanamente siamo fuori categoria, soprattutto se il confronto è con il mondo del calcio, dove se uno pronuncia la parola valori viene subito da pensare a quelli che si portano nella cassetta di sicurezza in banca.
Tornando alle vicende del pallone, se qualcuno avesse dubbi sul suo rapporto con Corvino, se li tolga.
Il rapporto è dialettico, per il bene della Fiorentina.
Ha detto cose molto interessanti, non chi si compra e chi si vende, ma parole che, sono certo, si faranno ascoltare con piacere.