Tra pochi giorni festeggio quaranta anni di radio, avevo in mente di fare qualcosa, ma poi ho preferito rinunciare, un po’ perché col tempo credo e spero di essere migliorato nella gestione del mio ego e molto perché spero di arrivare ai cinquanta.

Non mi sento quindi per niente a fine corsa e amo pazzamente la radio, che mi ha dato tutto.

Non ho mai sofferto di gelosie per le persone che hanno lavorato con me, ho provato ad aiutarle tutte, riuscendoci spesso, e se uno/a è bravo/a lo/a valorizzo.

Credo che sia giusto però anche accorgersi che il tempo passa e rivendico con orgoglio il fatto di essere sempre stato io a scegliere dove andare, magari un attimo prima che qualcuno mi dicesse che era meglio darci un taglio.

Il tempo che passa (36 anni di trasferte ininterrotte) impone delle riflessioni che sto facendo da tempo e che mi hanno portato a decidere che già in questa stagione lascerò molto spazio fuori Firenze a chi è bravo almeno quanto me (sempre ammesso che sia bravo…).

Giovanni Sardelli e Tommaso Loreto sono assolutamente all’altezza di sostituirmi in radiocronaca e io mi ritaglio un ruolo di dialogo con gli ascoltatori dopo la partita.

Ci alterneremo in trasferta, almeno per questo campionato ed è una decisione che non mi costa niente perché credo che sia la più giusta nel rispetto di tutti.

Ci sentiamo domani pomeriggio in diretta.