…che l’uomo potrà imparare, a vivere senza ammazzare…

Non ho più speranze, davvero

E ringrazio la possibilità di avere un blog per scaricare in parte la furiosa angoscia da cui non riesco a liberarmi dopo aver letto ieri sera quello che segue

 

 

Punito e ucciso per aver fatto la pipì a letto: è successo domenica a Aire-sur-la Lys, nel nord della Francia. Protagonista del triste e drammatico episodio un bambino di 5 anni, Yanis, reo di aver fatto la pipì a letto.

La punizione: correre al buio in mutande e calzini

Il bambino sarebbe stato ucciso da una punizione crudele della madre e del patrigno: Yanis aveva bagnato il letto. E i genitori lo hanno costretto a correre all’aperto, nelle rigide temperature invernali, con addosso soltanto le mutandine bagnate e i calzini. Il bambino ha corso al buio per alcuni chilometri lungo La Lys (il fiume che scorre nella regione del nord-Passo di Calais dove si trova il paesino di 10mila abitanti in cui è avvenuta la tragedia) , sarebbe caduto almeno due volte prima di raggiungere una zona isolata. Il suo corpo è stato trovato dai vigili del fuoco attorno alle 2.30 di notte a dieci minuti dal centro città, vicino a un capannone dove il patrigno aveva vissuto in passato: per il piccolo però non c’era più nulla da fare.

Le accuse e la morte: Yanis aveva diverse ecchimosi sul corpo

Emilie, la madre 23enne, e il patrigno, 30 anni, sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario: sono incensurati e non erano mai stati segnalati ai servizi sociali. Già interrogati hanno fornito elementi utili alle indagini. E secondo gli inquirenti, la punizione inflitta a Yanis non era la prima. L’autopsia ha accertato che il bambino è morto per trauma cranico, ma aveva anche diversi lividi sul volto e il naso rotto. Ma sul corpo del piccolo sono state rilevate tracce anche di altre violenze che potrebbero risalire a giorni o settimane fa.

Il ricordo su Facebook

In ricordo di Yanis, gli zii da parte del padre biologico, i nonni, i cugini e i suoi insegnanti si sono attivati e hanno creato una pagina Facebook per raccogliere fondi per il suo funerale e in memoria del bambino. «Yanis, il nostro angelo» recita l’intestazione: «La nostra stella spentasi troppo presto, il 6 febbraio 2017, dall’alto dei tuoi cinque inverni vissuti».