Continuo a pensare che Matteo Renzi fosse e possa essere la migliore soluzione possibile per provare davvero a cambiare verso, come recitava un suo slogan.

Nei suoi mille giorni alla guida di questo Paese, che per me resta il posto migliore dove vivere, non mi sono piaciute molte cose, com’è normale che sia: l’alleanza con Verdini, certe nomine che sapevano davvero troppo di Giglio magico, parecchia confusione sulle banche e altro ancora.

Così come non mi è piaciuta una certa inclinazione al compiacimento da potere, cominciata da quando in una scuola mi pare siciliana innocenti bambini gli cantarono una canzoncina di benvenuto che sapeva molto di visita mussoliniana durante il ventennio, per poi arrivare alla personalizzazione-boomerang del referendum.

Con lui però avevi (avevo) la sensazione che qualcosa si stesse muovendo, la sua energia di quarantenne ambizioso e anche spregiudicato è stato un motore per un cambiamento che si è visto solo in parte.

E ora?

Vediamo cosa succede, non sono ottimista e neanche pessimista, ma la fine di questo Governo non mi pare una bella notizia.