A me pare che l’atteggiamento dopo la tragedia del 24 agosto sia giusto.
L’informazione sta dando notizie, non ci sono state punte deplorevoli, forse perché non sono ripartiti i talk-show, specie quelli del pomeriggio, e quindi ci siamo almeno risparmiati la tv del dolore.
Chi doveva fare sta facendo, il Governo ha un profilo piuttosto basso, le opposizioni hanno compreso la gravità della situazione ed il solo Alfano mi è sembrato sopra le righe, ma sono valutazioni personali.

Questa sera sarà una partita particolare, un incrocio tra l’esigenza di fare punti (e vedere finalmente giocare la squadra), arrivi e partenze di mercato (che tristezza l’addio a Rossi in quel modo), emozione per ritrovare i grandissimi del passato.
Non sarà quindi una serata qualunque, novant’anni sono un bel traguardo, anche se negli ultimi cinquanta io avevo sempre saputo come la “mia” Fiorentina fosse nata il 26 agosto del 1926 e non il 29, tanto che giusto un ventennio fa stavamo festeggiando la vittoria della Supercoppa contro il Milan proprio in coincidenza con il compleanno viola.
E vabbeh, l’importante è esserci e ancora più importante e gratificante per me è stato raccontare via radio più di un terzo di questa storia: questa sì che è stata una gran fortuna.