La prima parte della stagione di Pazzini non è stata così fallimentare come alcuni si ostinano a cercare di far credere, ma non ha certamente ripagato le attese che c’erano su di lui.
Mi dicono da Marbella che il ragazzo si è come “irrobustito psicologicamente”, nel senso che sta diventando più cattivo, di sicuro avrà fatto una bella selezione tra la gente che di solito si aggira nell’entourage dei giocatori di successo.
I prossimi due mesi saranno decisivi per Pazzini: dovesse rimanere in questa situazione interlocutoria di grande promessa da sbocciare, non sarà affatto facile per Prandelli pensare ancora a lui come centravanti titolare della prossima stagione.
E non si può fare la riserva a 24 anni, a meno di avere davanti uno come Toni.
Io comunque resto fiducioso e a metà marzo tireremo le somme, senza preconcetti di alcun genere.